L’Ufficio X – Ambito territoriale della provincia di Salerno, diramazione dell’ufficio scolastico regionale per la Campania, infatti, dal 1 febbraio 2018 è privo del dirigente collocato in quiescenza. Il Ministero, con avviso del 15 febbraio 2018, si è rivolto ai dirigenti amministrativi di ruolo, ma, a fronte delle domande prodotte, il direttore generale dell’ufficio scolastico regionale Campania ha valutato di non assegnare un dirigente amministrativo di ruolo all’Ufficio X – ambito territoriale di Salerno. Intanto con decreto ministeriale n. 241 del 2018, il Ministero ha autorizzato i direttori generali a coprire i posti dirigenziali vacanti e disponibili con personale esterno ai sensi dei commi 5-bis e 6 dell’articolo 19 del decreto legislativo n. 165 del 2001, mediante avviso pubblico e fissando tempi molto ristretti. Il direttore generale dell’ufficio scolastico regionale della Campania il 27 marzo 2018 ha pubblicato un avviso pubblico finalizzato all’assegnazione di personale esterno con la qualifica di dirigente e fissando la data di scadenza delle domande al 3 aprile; il 7 maggio 2018 è stata costituita la commissione per la valutazione delle domande pervenute e tale commissione, presieduta dal direttore generale, ha provveduto a individuare il dottor Paolo Simia quale persona in grado di coprire il posto di dirigente dell’Ufficio territoriale di Salerno. Tuttavia, l’efficacia dell’incarico conferito al dottore Simia, ai sensi dell’articolo 3, comma 1, della legge n. 20 del 1994, era condizionata al controllo preventivo di legittimità della Corte dei Conti.
La Corte dei Conti sezione di controllo della regione Campania ha luglio 2018 ha ricusato il visto e la conseguente registrazione del decreto.
«Nonostante le parole della Dirigente regionale non rintracciamo alcuna normalità in quanto accaduto. La situazione desta molta preoccupazione e ci sembra che sia stato smentito dai fatti e da quanto deliberato dalla Corte dei Conti chi diceva che “la scuola di Salerno non è allo sbando, e non è in secondo piano”. Occorre una reale e migliore coordinazione, ma soprattutto il Ministero valuti seriamente i comportamenti dei soggetti responsabili di così gravi inadempienze».