A tal fine, il responsabile dovrà curare i rapporti con il Centro per l’Impiego, territorialmente competente, per l’inserimento lavorativo dei disabili, nonché con i servizi territoriali per l’inserimento mirato. Predisporre, sentito il medico competente della propria amministrazione ed eventualmente il comitato tecnico di cui alla legge 12 marzo 1999, n. 68, gli accorgimenti organizzativi e proporre, ove necessario, le soluzioni tecnologiche per facilitare l’integrazione al lavoro anche ai fini dei necessari accomodamenti ragionevoli di cui all’articolo 3, comma 3-bis, del decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 216. Verificare l’attuazione del processo di inserimento, recependo e segnalando ai servizi competenti eventuali situazioni di disagio e di difficoltà di integrazione.
“Nel campo delle politiche sociali e di inclusione – afferma il Sindaco Servalli – stiamo facendo un lavoro straordinario. Nessuno resti solo, non è uno slogan utilizzato in campagna elettorale, ma un preciso impegno che stiamo portando avanti, giorno per giorno, con forza e non senza difficoltà, che ben si possono immaginare, soprattutto per la cronica carenza di fondi, nei confronti delle persone con disabilità, che vivono nel disagio, cercando di abbattere ogni barriera culturale, oltre che architettonica. L’individuazione di un responsabile per l’inserimento lavorativo è un ulteriore passo in questa direzione affinché anche la macchina comunale, nella quale proprio in questi giorni sono approdati tante persone con disabilità alla fine del percorso concorsuale, sia adeguata a tali esigenze”.