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Il rito del concerto all’alba di Ravello incanta e rapisce

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Dalla notte al giorno, dal buio alla luce, come ogni anno il rito del Concerto all’alba di Ravello incanta e rapisce. L’evento clou del Ravello Festival, sold out da mesi, non ha tradito le aspettative regalando ai 700 fortunati spettatori uno spettacolo unico. Perché di spettacolo si può e si deve parlare.

Un’esibizione maiuscola dell’Orchestra Filarmonica Salernitana “Giuseppe Verdi” diretta da un Ryan McAdams particolarmente ispirato e sicuro ha accompagnato il sorgere del nuovo giorno tra gli applausi di un pubblico emozionato e rapito dalla bellezza di quest’evento sempre più imitato ma sicuramente inimitabile.

Anche quest’anno in programma le due famose suite tratte dalle musiche di scena che Edvard Grieg scrisse per il dramma simbolista Peer Gynt di Henrik Ibsen, il celebre Mattino ha sottolineato i bagliori delle prime luci dell’alba mentre la “Pastorale” di Beethoven ha salutato il nuovo giorno e ha dato appuntamento all’anno prossimo.

Tanti applausi per McAdams tirato sul palco per il bis e salutato con grande affetto da un pubblico estasiato. Semplicità meravigliosa di un evento che emoziona e che ormai è parte del genius loci della Città della Musica.

 (ph Pino Izzo)

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