La realizzazione del sito lungo la Statale 18 è un regalo che nessuno vuole e che adesso si vuole appioppare alla Valle dell’Alento. Chi ha deciso la sua costruzione in quel punto non ha mai sentito parlare veramente del “serbatoio produttivo della Valle dell’Alento”, poiché non ne comprendono il significato perché estranei alle tradizioni e alle necessità di questa gente. Il sito voluto dai soliti noti è semplicemente sbagliato, anzi rischia di essere un cancro per il territorio”, ha detto Vicinanza.
Il sindacalista della Cisal, sin da ora, garantisce sostegno in tutte le sedi. “Vorrei capire chi ha partorito una idea tanto “intelligente” per sviluppare nella Valle dell’Alento la Terra dei fuochi”, ha continuato. “Sarebbe giusto comprendere se è stata un’idea politica oppure operativa e chi sono i soggetti che vogliono esportare Terra dei Fuochi nel Cilento.
Prima di pensare a tutto questo dovevano essere interessate le popolazioni del comprensorio, oltre a rendere pubblica la posizione dei vertici del Parco Nazionale del Cilento. Un motivo ci sarà se altre località, meno prestigiose della Valle dell’Alento, hanno rifiutato questa opera. Ecco perché, personalmente, dirò sempre di no alla realizzazione di un “sito spazzatura” nel cuore del Cilento”.