La Federazione da circa dieci giorni non si pronuncia, in attesa forse dei vari ricorsi pendenti. Società che erano sicure di essere ripescate annunciano battaglia nel caso ciò non dovesse accadere. Tifosi sballottolati da una parte all’altra in una girandola veloce di emozioni che non ha rispetto della passione autentica per il calcio.
Ci sono tutti gli ingredienti per una commedia o un film horror, dipende dai punti di vista. Ed invece è tutto tremendamente vero. Al 12 agosto non si conosce ancora il calendario di Serie B né da quante squadre sarà composto il campionato 2018/2019. Il calcio italiano dà i numeri, non solo in senso metaforico.
La Lega di Serie B spinge per l’abbassamento del numero dei club. Prima voleva 20 squadre, poi ha portato avanti la linea delle 19 squadre per bypassare il nodo dei ripescaggi e dei vari ricorsi alla giustizia sportiva e ordinaria. Il problema è che una modifica immediata del format del campionato cadetto porterà quasi certamente ad altri ricorsi.
La Lega di Serie C ha diffidato il Commissario Fabbricini a non diminuire in Serie B il numero delle squadre da 22 a 19 già per la stagione ormai alle porte 2018/2019. Gravina ricorda l’articolo 50 delle Noif e il fatto che “la modifica dell’ordinamento dei Campionati entra in vigore dalla seconda stagione successiva a quella della sua adozione”.
In altre parole la Lega di Serie C dice, rifacendosi alle Noif, che la modifica del format della Serie B, seppur stabilita ora, dovrà essere attuata a partire dalla stagione 2019/2020.
La Lega di C spinge quindi per i ripescaggi ed un campionato cadetto ancora a 22 squadre. La Lega di Serie B, invece, porta avanti la linea del blocco dei ripescaggi per un torneo a 19 squadre. Ricordiamo che l’ultima parola spetta sempre alla Figc.
Sarà interessante capire cosa accadrà domani in vista della compilazione del calendario fissata per le ore 19. Siamo di fronte all’ennesimo pasticcio del calcio italiano, forse anche peggiore di quelli passati. E “di doman non c’è certezza”.
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