«Il superamento del Decreto Salva Italia annunciato nelle scorse settimane dal ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico è senz’altro una notizia positiva. Rinnoviamo l’invito rivolto congiuntamente da Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UIltucs a Luigi di Maio a convocare i sindacati per definire una soluzione condivisa per porre fine al disagio a cui sono esposti oltre tre milioni e mezzo di lavoratrici e lavoratori del commercio al dettaglio e della grande distribuzione organizzata» ha dichiarato il segretario generale della categoria cislina Davide Guarini.
«Crediamo sia giunto il momento di ricondurre il tema delle aperture commerciali alla concertazione tra Governo e Parti sociali maggiormente rappresentative, alla quale affidare la competenza sul calendario di aperture, ed alla contrattazione decentrata aziendale per regolamentare una flessibilità contrattata e la volontarietà della prestazione lavorativa domenicale e festiva» ha sottolineato il sindacalista. In attesa che si formalizzi la stretta del Governo sull’apertura degli esercizi commerciali prosegue intanto la mobilitazione dei sindacati a livello locale.
Il 15 agosto le federazioni regionali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e UIltucs hanno indetto sciopero in Toscana, Lazio e Puglia mentre in Veneto, Emilia Romagna, Abruzzo e Molise le tre sigle invitano i lavoratori ad astenersi dal lavoro ricordando che “la prestazione lavorativa nel giorno della festività nazionale è assolutamente volontaria”.
In Calabria ha funzionato la linea del dialogo e del confronto fortemente voluta dalla Fisascat Cisl; dopo varie richieste e sollecitazioni da parte della categoria cislina di Catanzaro Crotone e Vibo Valentia, la direzione del Centro Commerciale dei Due Mari di Maida, la più grande area commerciale della Regione, ha optato per la chiusura nel giorno di Ferragosto e le lavoratrici ed i lavoratori potranno trascorrere la festività con le proprie famiglie rispettando le tradizioni popolari e religiose. Un piccolo passo avanti. Ma la meta è ancora lontana.