In Campania, dove ci sono 35926 edifici che hanno uno o più ascensori, si spendono poco più di 39 milioni di euro per la manutenzione e la risoluzione di guasti. Secondo un’analisi di thyssenkrupp Elevator Italia, azienda specializzata in ascensori e scale mobili, gli impianti campani, usati da più di 1,5 milioni di persone, richiedono circa 5 interventi all’anno. Tra i più frequenti: porte non funzionanti, schede elettroniche bruciate, bottoniere usurate, ecc..
“L’ascensore – afferma Luigi Maggioni, amministratore delegato di thyssenkrupp Elevator Italia – è oggi il mezzo più usato al mondo: i 12 milioni di impianti esistenti sono usati da un miliardo di persone. E’ stato stimato che ogni anno in Italia si accumulano 11 milioni di ore di fuori servizio. Questo significa che un ascensore sta fermo per guasti mediamente 4 giorni e mezzo all’anno. Ecco perchè – continua Maggioni – il servizio di manutenzione predittiva e preventiva per gli ascensori può ridurre del 50% i tempi di fermo impianto. Collegando in rete tutti gli ascensori è possibile monitorare da remoto lo stato di salute e intervenire tempestivamente”.
Nel dettaglio la Campania, con un edificio con ascensore ogni 162 persone, si classifica al quinto posto fra le regioni italiane per densità di ascensori.
A livello provinciale, prima in Campania e quarantanovesima in Italia troviamo la provincia di Salerno, con un ascensore ogni 147 abitanti, segue al secondo, con un ascensore ogni 162 persone, la provincia di Napoli (62° a livello nazionale) e al terzo quella di Caserta con uno ogni 169 (65esima). Chiudono la classifica Avellino (1/178, 72°) e Benevento (1/223, 87°).
L’Italia è il Paese che ha il parco ascensori più vasto, ma anche il più “anziano” in Europa: circa il 40% degli impianti in funzione ha più di 30 anni e oltre il 60% non è dotato di tecnologie moderne capaci di garantire un livello assoluto di sicurezza agli utenti. Gli impianti installati prima del 1999 non sono dotati delle moderne tecnologie in grado di garantire il livello di sicurezza minimo richiesto dagli standard Europei (Nuova Direttiva Ascensori 2014/33/UE). Si pensi ad esempio ai sistemi di chiamata d’emergenza, ai sistemi di chiusura delle porte automatiche, al livellamento tra piano e cabina d‘ascensore.
Ma come mai negli ospedali si rompono sempre? CI Zvorrebbe qualche controllo super parte, non e’possibile che ci siano interventi di riparazioni quasi giornalieri.
Ma siamo sempre tra i primi per le inefficienze?
N.B.
Colpa di Salvini