Certo non è proprio un motivo di vanto, per Salerno, fare economia in questi settori però in una città che si sta strutturando sempre di più come meta per turisti è ovvio che il food la fa da padrone. Salerno è, peraltro, una delle realtà in cui queste attività sopravvivono di più. Il tasso di mortalità, dopo i primi cinque anni, va da 12% di Sondrio a oltre il 60% di Isernia, Foggia e Cosenza. Lo scrive il quotidiano Le Cronache oggi in edicola
Gli investimenti dei giovani salernitani: rosticcerie, friggitorie e kebab
Sono oltre 60 le imprese del comparto friggitoria, vendita di pizzette e kebab che, nel 2017, hanno aperto i battenti a Salerno. Da un’indagine di Unioncamere emerge infatti che queste attività sono in costante aumento sia in città e provincia che in ambito regionale e nazionale. I profili dei titolari? Nella maggior parte dei casi si tratta di ragazzi under 30 e di stranieri, con una preponderanza di bengalesi, cingalesi, egiziani e nordafricani.
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