Un filmato, girato da Michele Mulè della durata di 1minuto e 30, fa notare che già appena dopo 34 secondi vi sia una crepa verticale esattamente all’altezza del pilone crollato. In tanti, come si è scritto in questi giorni, avevano denunciato le cattive condizioni del ponte.
Nel 2012 l’ex presidente di Confindustria Genova, Giovanni Calvini, profetizzava:”Tra dieci anni il Ponte Morandi crollerà”, mentre l’ex parlamentare Maurizio Rossi di Scelta Civica, nel 2015, aveva presentato un’interrogazione parlamentare all’allora ministro dei Trasporti, Graziano Del Rio.
Tutte voci inascoltate eppure secondo il professore Antonio Brencich, docente all’Università di Genova del corso di costruzioni in cemento armato, “la storia ha dimostrato delle carenze strutturali su Genova e Maracaibo, non solo oggi ma nel passato. Sono esempi di come non si progettano i ponti”.
Fonte IlGiornale.it
Lo so che la responsabilità è dell’ANAS ma l’amministrazione locale? Ponti che crollano, come al porto qualche anno fa, alluvioni devastanti periodiche, un’urbanizzazione delle colline criminale, un centro storico inaccessibile e degradato, un rapporto col mare quasi inesistente, un sistema di comunicazione e trasporti molto precario. Ma fa che a Genova, ricca città del nord e culla del vate Grillo Beppe, stanno molto più inguaiati di noi?