Dipendente di una ditta di disinfestazione ecologica, Francesco Avitabile – scrive Il Mattino oggi in edicola – soffriva di mal di schiena. Dieci giorni prima del suo accesso in ospedale, a Nocera, un familiare gli aveva praticato un’iniezione intramuscolo per calmare il dolore. Era già accaduto altre volte. Quell’iniezione avrebbe però provocato un ascesso – circostanza oggetto d’indagine – rendendo necessaria la visita in pronto soccorso. Al 47enne fu prescritto un antinfiammatorio dal medico di turno per tre giorni. La situazione però peggiorò, e il 12 agosto Avitabile tornò a Nocera.
Qui gli fu praticata un’incisione sull’ascesso, con dimissioni il giorno dopo e la prescrizione di tornare l’indomani per la medicazione. Il 14 agosto l’uomo ritornò a Nocera con dolori aumentati d’intensità, così anche il 16, con la gamba e la pancia gonfi. Medicato, sarebbe stato rassicurato che quella sua condizione di dolore fosse sotto controllo. Fu mandato nuovamente a casa.
Nello stesso giorno, di sera, le sue condizioni precipitarono. Ma a Nocera non c’era posto, così Avitabile si recò a Sarno, al pronto soccorso. L’uomo sarebbe rimasto in corsia fino alle 4 del mattino in compagnia della sorella. Alle otto la donna fu informata dall’ospedale del decesso del fratello.