Esplode il caso dei cartelli di divieto affissi in via Allende, davanti ai lidi dell’Esercito, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Un grosso equivoco che genera apprensione tra i fruitori degli stabilimenti balneari preoccupati per le condizioni e la qualità delle acque in quella zona. A segnalare il caso il quotidiano La Città oggi in edicola in un articolo a firma di Eleonora Tedesco.
In pratica i divieti non riguardano la balneazione ma la sicurezza. Sono stati posizionati per segnalare la presenza dell’imboccatura dei porti e avvisare i bagnanti dei possibili pericoli rappresentati da un’imbarcazione in manovra. Purtroppo vengono intesi – da gran parte dei cittadini – come dei divieti di balneazione per l’inquinamento dell’acqua.
Per chiarire l’equivoco, il consigliere comunale Donato Pessolano sta organizzando un tavolo tecnico con tutti i soggetti coinvolti. Chiarimenti richiesti invocati anche da Agostino Gallozzi numero uno del porto turistico Marina d’Arechi. I bagni a mare sono stati proibiti per motivi di sicurezza legati alla vicinanza con il Marina d’Arechi ma secondo l’imprenditore può essere adottata una norma alternativa
l’estate sta finendo e un anno se ne va e questi adesso discutono dei divieti
VORREI AVERE UNA RISPOSTA DA QUALCHE AMMINISTYRATORE DEL COMUNE: PER QUALE MOTIVO DEVONO ANCORA ESISTERE QUESTI LIDI PER PRIVILEGIATI? OCCUPANO TANTA SPIAGGIA A Danno di cittadini che pagano le tasse .