Le indagini
Al mattino i caschi bianchi hanno ricevuto lamentele presso i propri uffici e, insieme al Sindaco Mario Salvatore Scarpitta, hanno avviato subito le indagini del caso. Intanto sul popolare social network Instagram, i tre avevano anche postato un video della notte, dove mostravano agli amici le loro bravate.
Le immagini sono state acquisite dagli agenti e sono passate al vaglio del primo cittadino e del delegato alla Polizia Municipale, Manfredo D’Alessandro. Tramite Paytourist, il software adottato dall’Ente per il controllo e il pagamento dell’Imposta di soggiorno, dove i turisti ospiti delle strutture ricettive devono essere registrati, l’Amministrazione Comunale e i vigili urbani sono riusciti a risalire alle famiglie dei tre ragazzi. Alloggiavano tutti all’interno dello stesso villaggio-campeggio.
Gli sviluppi del caso
Due agenti, il giorno successivo ai fatti, si sono recati presso la struttura e hanno convocato i tre ragazzi insieme alle famiglie. Il Sindaco ha ordinato il ripristino dei luoghi e, questa mattina, giovedì, il gruppetto è impegnato nella pulizia di un’area del paese. Muniti di guanti e sacchi operano in piazza Mercato.
«Ho incontrato personalmente i ragazzi e i loro genitori, che tra l’altro sono davvero bravissime persone – ha commentato il Sindaco Scarpitta – si è deciso di impartirgli una punizione per far capire a loro e a tutti che, da oggi in poi, chi non rispetta Camerota incappa sicuramente in sanzioni e punizioni, rischiando in casi più grossi anche il foglio di via. Sottolineo ancora una volta l’ottimo lavoro degli Agenti della Polizia Municipale e l’importanza di registrare tutti gli ospiti che soggiornano sul territorio comunale di Camerota. Grazie al software PayTourist – conclude il primo cittadino – abbiamo identificato gli autori degli atti vandalici in pochissimo tempo. Un segnale davvero forte».