Sicuramente il nuovo format , determinatosi dalle mancate iscrizioni delle societa’ dell’ Avellino, Bari e Cesena,( e contestuale blocco dei ripescaggi deciso dalla Lega di Serie B) quantifichera’ per i club, un minore valore di “ricavi da stadio”, con riflessi negativi sui “conti economici” di riferimento.
L’azienda calcio di Serie B ,alla data del 30 giugno 2017, ha determinato “ricavi da stadio” pari a 23.829 mln di euro ,con relativa media spettatori pari a 6.545 unita’ (Fonte Report Calcio 2018).
Sempre a tale data , il “risultato netto negativo” delle societa’ di serie B, ha determinato un valore di 49 mln di euro.
In base a tale dato , i club di serie B , al termine della stagione 2016/17, hanno calcolato un “valore medio di perdita” pari a 2.22 mln di euro (dato migliorativo rispetto agli esercizi precedenti).
Il “conto economico” delle societa’ di serie B alla data del 30 giugno 2017, con “risultato netto negativo” di 49 (mln di euro), risulta essere composto come segue : valore della produzione ( 311 mln di euro), costi operativi ( 302 mln ), ammortamenti (52 mln), proventi e oneri straordinari (3 mln), imposte ( 4 mln).
Alla data del 30 giugno 16,invece, il “risultato netto negativo” delle societa’ di serie B, determinava un valore di 63 mln di euro (per la stagione 14/15 tale valore risultava essere pari ad 91 mln di euro). (fonte Report Calcio 2017).
In riferimento a tale dato, le societa’ di serie B al termine del campionato 2014/15 , hanno quantificato un valore di perdita di esercizio pari a circa 2.9 mln.
Sempre alla data del 30 giugno 16 , il conto economico della serie B veniva essere riclassificato come segue : valore della produzione (321 mln euro), costi operativi (305 mln ), Ebitda(16 mln), ammortamenti e svalutazioni ( 81 mln ), Ebit ( -65 mln), proventi straordinari e finanziari (1 mln), Ebt (-66 mln), Imposte (3), risultato netto (-63 mln).
I rapporti di bilancio piu’ significativi risultavano essere : Costo del lavoro per tesserato/ Ricavi di vendita 61%, Patrimonio Netto/ Totale Attivita’ 15%, Debiti finanziari /Totale Debiti 22%.
Gli indici di “sostenibilità economica” piu’ significativi dei club di serie B risultano essere: Costo del lavoro per tesserato/ Ricavi di vendita (61%), Patrimonio Netto/ Totale Attivita’ (15%), Debiti finanziari /Totale Debiti (22%).(fonte Report Calcio 2017)
Allo stato grazie agli “sport elettronici”(Esport), i club di calcio , potranno determinare nuove strategie di comunicazione e marketing , finalizzate alla ricerca di nuovi tifosi, nuove aziende sponsor, nuovi ricavi aziendali.
La diversificazione dei ricavi delle societa’ di calcio , passa anche attraverso il “re- branding”, ossia l’utilizzo del proprio marchio in ambiti differenti da quelli tradizionalmente attivati.
Al fine di aumentare i “ricavi” dei club di calcio , gli asset principali da soddisfare risultano essere : sport elettronici (Esport), Fan Experience, Smart Arena.
In Italia hanno gia’ attivato “ gli sport elettronici” come elemento di “re-branding” le seguenti societa’ di calcio: Cagliari, Empoli, Genoa, Perugia, Roma e Sampdoria.
In Europa invece, il “calcio digitale” vede protagonisti: Real Madrid, Bayer Monaco, Siviglia, Paris Saint Germain, Manchester City, Schalke04.
Lo sviluppo degli Esport e’ testimoniato dall’aumento dell’audience che a livello mondiale e’ passato dai 235 milioni del 2015, ai 385 milioni del 2017., e relativa previsione entro il 2020 di 589 milioni, mentre il valore dei “ricavi da Esport” , e’ aumentato dai 325 milioni di dollari del 20125 ai 696 del 2017. (Fonte Il Sole 24 Ore)
Ricavi “da re-branding”, per vincere la sfida al “calcio azienda”?
Antonio Sanges dottore commercialista