I dipendenti – ex percettori di ammortizzatori sociali e di sostegno al reddito-, che forniscono un supporto quotidiano ed indispensabile nella erogazione dei servizi al cittadino negli ambiti della solidarietà, del giardinaggio, degli interventi stradali e della prevenzione al randagismo, sono stati dapprima ricevuti dal Sindaco e poi oggetto di questa iniziativa tesa al prolungamento della loro attività.
A seguire il commento di Antonio Capezzuto del Dipartimento Mercato del Lavoro Cgil Salerno:
“La scadenza del progetto impone alla Cgil di Salerno e all’Amministrazione Comunale di Pontecagnano Faiano un impegno deciso e congiunto. Senza questi lavoratori l’Ente potrebbe avere serie difficoltà nel coprire alcuni servizi necessari per la cittadinanza. Abbiamo chiesto al Sindaco una presa di posizione forte e la delibera di Giunta approvata ieri va nella direzione giusta. Come Cgil auspichiamo un intervento rapido e risolutorio da parte della Regione e del Ministero del Lavoro. Gli annunci del Governo devono essere seguiti da atti concreti, perché serve il lavoro non le promesse”.
Soddisfatto anche l’Assessore alle Politiche per il Lavoro Paola Manzo:
“Le Apu costituiscono un’enorme ricchezza per questo Comune, che tiene in enorme considerazione
il ruolo del cittadino e cerca costantemente di sopperire ai suoi bisogni mediante servizi di inestimabile valore. Ringrazio i lavoratori per il contributo apportato fino ad oggi e sono certa continueranno a darne, con sempre crescente impegno e dedizione, anche in futuro, grazie alla solerzia di questa Amministrazione e delle altre Istituzioni preposte alla tutela dei loro diritti”.
Il Sindaco Giuseppe Lanzara ha, infine, asserito:
“Con quest’atto rivolgiamo il più accorato degli appelli al Presidente della Regione Campania e all’Assessorato Regionale al Lavoro affinchè prendano in carico questa situazione, effettuando una proroga alle nostre sedici risorse. Resta indubbio che così facendo non solo avremo facoltà di riconsegnare loro la speranza di un futuro dignitoso e sereno, quale condizione necessaria per vivere decorosamente dentro e fuori la nostra comunità, ma avremo l’occasione di dare continuità ad una serie di servizi fondamentali, che diversamente andrebbero irrimediabilmente perduti”.
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