“Il lavoro fatto nei settori giovanili è stato molto importante. Come società abbiamo investito molto per poter allargare il più possibile la base dei piccoli atleti e per avvicinare il maggior numero possibile di bambini al mondo degli sport acquatici.
Mi è sempre piaciuto guardare alla Rari Nantes dal basso. Nel nostro mondo la vera ricchezza è quella di avere un movimento giovanile più vasto possibile. I risultati del lavoro dei tecnici si comincia a vedere: primi a livello regionale con l’under 13 a pari punti con il Posillipo, semifinali nazionali con la Under 15, quarti assoluti con la Under 17 e campioni di Italia con la Under 20B, sono risultati di tutto rilievo per noi”.
Per quanto riguarda la prima squadra, invece, ci sono stati dei nuovi arrivi, giovani ma già con grande esperienza alle spalle, con quali ambizioni la Rari si presenta ai nastri di partenza del campionato?
“Abbiamo fatto alcuni innesti di qualità in una squadra che già riteniamo essere competitiva. Siamo certi che nel prossimo campionato i nostri ragazzi confermeranno quanto di buono fatto nella scorsa stagione e contiamo molto sul sopporto che ci daranno Gandini, Mauro e Sanges per essere competitivi in un campionato che si preannunzia estremamente equilibrato, con tutte le squadre del nostro girone che si sono rafforzate molto. Puntiamo ai Play Off per poi giocarci tutto nelle partite finali. Non sarà facile ma ce la metteremo tutta come sempre”.
I simpatizzanti e i supporter della Rari sono tanti, lo dimostrano anche i numeri dei social in costante aumento, anche in piscina i tifosi sono sempre numerosi, ma che cosa si potrebbe fare per avvicinare ancora più persone a questo sport?
“Il nuoto e la Pallanuoto sono sport molto impegnativi. Sia per gli atleti e per i più piccoli anche per i genitori, che si sacrificano a sostegno della attività sportiva dei propri figli. Più si alza l’asticella e si inseguono risultati importanti più aumentano gli impegni. Per poter allargare la base bisogna puntare all’eccellenza dal punto di vista tecnico, in piscine che siano il più accoglienti possibile”.
In conclusione: che cosa è per lei, e cosa vorrebbe che diventasse la Rari Nantes Salerno?
“Al di là dei traguardi sportivi, vorrei che là Rari Nantes diventi una comunità di persone che stanno bene insieme e che insieme cercano di fare del bene. Nel nostro piccolo con il sostegno all’associazione Aibi Amici dei Bambini e con il concorso per i nostri giovani atleti nella giornata mondiale contro il razzismo, insieme anche all’associazione Omnic, cerchiamo di lanciare dei piccoli segnali, un seme che speriamo possa fiorire e far maturare consapevolezza e impegno nei nostri iscritti.
Dobbiamo essere consapevoli che i nostri numeri (circa 1500 iscritti e circa 3000 follower a sulla pagina Facebook) possono dare una forza immensa a quello che facciamo e a quello che diciamo. Le nostre istanza hanno la forza dei numeri e quando ci muoviamo compatti e tutti uniti, nessun traguardo ci è precluso. Dobbiamo maturare per avere coscienza di tutto ciò, per essere ancora più determinanti ed incisivi sul nostro territorio”.
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