E’ stata probabilmente un’overdose di farmaci a stroncare la vita di Umile Bonin, detta “Mila”, la 26enne trovata senza vita nella sua abitazione in via Malet, traversa del centro storico. Dopo aver scoperto il cadavere della figlia, la madre, Maria Ferraioli, 68 anni, ex infermiera, non ha retto al dolore ed, in preda alla disperazione, si è lanciata dal balcone schiantandosi al suolo dopo un volo di diversi metri.
Il Sindaco ha poi tenuto a precisare che “il caso era noto ai Servizi sociali tanto che entrambe le donne erano seguite dagli assistenti sociali dell’Ente i quali lo avevano anche segnalato al Centro di Salute Mentale. Infatti, quest’ultimo – continua Bottone – aveva in carico madre e figlia ed entrambe erano soggette a controllo quotidiano da parte della dott.ssa Castaldo. Ed è stata proprio quest’ultima che, non ricevendo risposta alla quotidiana telefonata che anticipava la vista presso l’abitazione, ha allertato gli organi competenti”.
“In questi anni gli assistenti sociali, i medici e gli altri operatori coinvolti hanno fatto tutto quanto possibile per offrire alle due donne il sostegno dovuto, ma questa mattina non si è riusciti, come invece era già accaduto in passato, ad evitare la tragedia. E tutto questo nonostante i servizi sociali avessero, attraverso il Tribunale, individuato anche l’Amministratore di Sostegno per il nucleo familiare. Ciò che chiedo, in conclusione e dopo aver già letto e sentito considerazioni inopportune circa quella che è una vera e propria tragedia familiare, è evitare commenti e speculazioni. La morte – finisce il Sindaco Bottone – merita silenzio e rispetto, sempre”.