«È emozionante per me – ha esordito – ritrovarmi di fronte così tanti ragazzi che trovano ancora oggi il tempo, la voglia e la passione di scrivere. Le parole sono potenti e possono arrivare lontanissimo, un po’ come è capitato con Gomorra, apprezzato addirittura in paesi che non conoscevo».
Perfettamente a suo agio e sempre sorridente, Esposito ha rivelato, ancora una volta, di non aver niente a che fare con l’immagine dura di Genny Savastano, il personaggio che gli ha regalato la popolarità, e che la sua stazza non è che una corazza dietro la quale si nasconde un gigante buono, un ragazzo della periferia di Napoli con un sogno nel cassetto: fare l’attore. Il 90% delle domande dei giovani creativi batte sulla serie tv.
«Troppo facile attribuire le colpe ad un libro, ad un film. Gomorra è solo una grande metafora – spiega – non è il peggio di Napoli ma il cancro di tutte le periferie del mondo. Qui, quando viene meno la figura dello stato le prime vittime sono le persone buone del posto.
“Nascondere il male equivale ad esserne complice” diceva Martin Luther King e allora ben venga Gomorra. Io sono per la luce, per chi racconta cosa c’è di sporco, cosa c’è di vero in ogni realtà ed in ogni strato sociale. Solo così lo si combatte. È innegabile che in quelle zone dove il tema è stato tirato fuori ci sono stati dei netti miglioramenti».
La quarta stagione andrà in onda nei primi mesi del 2019. In cantiere per Esposito, appena tornato dalla 75esima Mostra del Cinema di Venezia per la presentazione del corto “Nessuno è innocente” di Toni D’Angelo, che ha aperto la Settimana Internazionale della Critica, anche un film, “Taxi a 5”, un’opera prima girata in Francia. «Mi piacerebbe tanto interpretare un supereroe e lavorare con Tarantino» – aggiunge.
L’impatto con Bellizzi e con il premio lo ha letteralmente travolto. «Tra 10 anni questi ragazzi ringrazieranno chi ha ideato Fabula – aggiunge Esposito – perché offre loro la possibilità di realizzare un sogno, quanto meno di provarci. Come è capitato a me, quando otto fa, grazie all’appoggio dei miei, decisi di lasciare Napoli per Roma, all’epoca lavoravo al McDonald’s. Ragazzi, siete il futuro: leggete di più e usate di meno i social».
Presente al taglio del nastro anche il Sindaco di Bellizzi Mimmo Volpe che ha sottolineato: «Il Premio Fabula è una bella rappresentazione della nostra comunità, dinamica, viva. Ma è anche un modo per insegnare a questi ragazzi l’importanza di sognare pur rimanendo umili, come ci hanno raccontato i tanti ospiti che in questi nove anni si sono fermati a Bellizzi. Con una stretta di mano, un sorriso, un autografo (anche molti di più di quelli prevedibili) hanno lasciato un messaggio importante: mai montarsi la testa».
Oggi alle 20 in Piazza Giovanni XXIII è il turno di Favij, punto di riferimento per tutti gli appassionati di videogames e tecnologia, è lo youtuber più famoso d’Italia con quasi 6 milioni di fan sul proprio canale. Poco prima (alle 18) invece all’Arena Triosi chiacchiereranno con i ragazzi Xenia Francesca Palazzo, atleta della Federazione Italiana Nuoto Paralimpico, gli schermitori campioni del mondo Andrea Cassará e Arianna Errigo, la scrittrice Michelle Grillo e Suor Alessandra Smerilli, insegnante di economia politica ed elementi di statistica alla Pontificia Facoltà di Scienze dell’educazione “Auxilium” di Roma.
INFO UTILI Tutte le informazioni che riguardano Fabula sono reperibili al sito www.premiofabula.it, gli aggiornamenti del programma sono consultabili in tempo reale sulla pagina Facebook PREMIO FABULA. Tutte le serate sono ad ingresso gratuito.