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Potenziamento aeroporto il popolo del web si mobilita

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Una petizione online, lanciata sul sito change.org, per chiedere al Governo d’intervenire e far rilasciare la concessione per la gestione totale dell’aeroporto Costa d’Amalfi.

La raccolta di firme, in pochissimi giorni, ha ottenuto oltre 800 adesioni.

«Gesac, che gestisce l’aeroporto di Napoli – si legge nel documento – ha sottoscritto con l’omologa società salernitana un’intesa che prevede la costituzione di un’unica rete aeroportuale campana che sarà gestita da Gesac. È stato predisposto e depositato il piano industriale di sviluppo; è stata rilasciata la Via dal ministero per l’Ambiente. Ma, da oltre un anno dalla sua stipula, il protocollo d’intesa è rimasto tale, perché pende la richiesta di concessione per la gestione totale dell’aeroporto di Salerno non ancora rilasciata dai ministeri per le Infrastrutture e dell’Economia ». 

Un passaggio quest’ultimo di vitale importanza per concretizzare l’accordo tra Gesac e Costa d’Amalfi, in quanto, si legge nella petizione «al rilascio di questa concessione, da cui dipende, a sua volta, l’erogazione del finanziamento, Gesac ha condizionato la fusione con la società che gestisce aeroporto di Salerno e i suoi investimenti».

«Il mancato rilascio – si precisa – impedisce o, quantomeno, rende molto più complicata l’erogazione effettiva del finanziamento di 40 milioni (previsto con il decreto Sblocca Italia ndr ), che andrà definitivamente perso se non saranno cantierizzati i lavori entro il 31 dicembre 2018».

 «La provincia di Salerno – viene puntualizzato – è sicuramente l’unica in Italia e in Europa ad avere oltre 100 chilometri di costa su di un bellissimo mare, senza avere un aeroporto in grado di consentire l’atterraggio agli aeromobili maggiormente utilizzati per il traffico civile e cargo».

Nel documento – rilanciato da Gaetano De Stefano su La Città -, si sottolinea come i cittadini siano «stanchi di ascoltare promesse, perché noi non possiamo perdere questa formidabile opportunità di sviluppo e tutti voi (rivolto al Governo) avete l’obbligo di fare quello che vi compete per non farcela perdere. Non vogliamo più ascoltare niente, vogliamo solo vedere le ruspe all’opera per allungare la pista».

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