“Non so se sia stato più merito nostro o demerito del Lecce se abbiamo pareggiato. Va rivisto qualcosa, spetta a Colantuono vedere quali siano le lacune che vediamo un po’ tutti. Fossi in Colantuono dalla prossima partita darei un dentro o fuori ai giocatori: o mi dai le necessarie garanzie, oppure abbiamo tanti ricambi in panchina. Non sono soddisfatto della gara del Via del Mare, ma l’ho detto anche ai giocatori. Il problema è molto semplice: ci sono giocatori che durante la settimana ti ingannano, ma quando scendono in campo sono altri giocatori”.
“Bisogna essere soprattutto giocatori in partita, poi durante la settimana può capitare di essere sotto tono. Viceversa, non credo si vada molto lontano. L’allenatore fa delle valutazioni in base al lavoro settimanale, ma poi se determinati giocatori vengono meno in partita ci può fare poco. Voglio spezzare una lancia in favore del nostro tecnico, che è sempre molto vigile, anche perché dopo i primi venti minuti ha cambiato modulo. E’ sempre sul pezzo”.
“Il problema è di qualche singolo giocatore. Si deve andare va in campo sapendo di ottemperare al cento per cento alle fatiche di una partita, se si scende in campo per guardarsela non va bene. Loro mi conoscono, a quel punto intervengo a livello societario e faccio le mie valutazioni. Il messaggio ai naviganti può essere: farci vedere meno preziosismi durante gli allenamenti ma darci più concretezza durante i novanta minuti”.
Il ds è poi intervenuto sulla prova di Di Gennaro: “Dal ventesimo in poi ha assunto un atteggiamento positivo e propositivo, facendo una buona gara. il discorso el modulo non spetta al sottoscritto, ma abbiamo fatto di tutto per mettere a disposizione di Colantuono giocatori che possono dare la possibilità di cambiare modulo“.
Infine la stoccata rivolta ad alcuni elementi della squadra: “Chi scende in campo deve dare il 300%. Chi non se la sente alzasse la mano o gliela faccio alzare io, perché in panchina abbiamo tanti elementi validi. Chi ha questi cali di tensione non può essere di supporto alla squadra, ai dirigenti e alla tifoseria che ha fatto 500 km. Non sono tollerabili distrazioni di questo tipo. Sto parlando di più di qualche elemento, se si vuole scendere in campo per fare le fighette, la Salernitana non è il posto giusto. Noi facciamo sacrifici e la proprietà ha investito tanto: chi lo capisce è bene, chi non lo capisce sarà un problema suo…“.
Fonte TuttoSalernitana.com