Lo fa insieme a due forze della natura, i suoi genitori, Nadia e Pasquale.
Insieme al fratellino di Christian, vivono a Serre nel salernitano. Insieme hanno vinto tante battaglie: tra queste quelle vinta nel 2013 quando il tribunale di Salerno dette l’ok per l’infusione di cellule staminali.
Ma oltre ad affrontare la quotidianità, purtroppo Christian e i suoi genitori si trovano d’avanti ad ostacoli, che diciamocelo francamente, non dovrebbero proprio esistere considerando anche il suo stato di salute.
Oggi Nadia e Pasquale devono affrontare un altro problema, che purtroppo riguarda molti genitori di un figlio diversamente abile: la scuola. Nadia in una lettera inviata, tra gli altri, ai Ministri Di Maio e Salvini e a quello dell’istruzione Busseti racconta l’ennesima battaglia che si trovano ad affrontare. Lo rende noto il sito Italia2tv.it
«Scuola dell’obbligo e diritto all’istruzione sono per noi due principi contrastanti – scrive la donna – mio figlio non può frequentare assiduamente la scuola, sono maggiori i periodi in cui è impossibilitato che quelli in cui può essere presente. Dovrebbe essere attuato un progetto di istruzione domiciliare, ma quasi mai è stato fatto. E quando lo è stato, lo abbiamo visto realizzato dopo tante lotte che io e mio marito abbiamo combattuto».
Il bambino di Serre necessita di un’insegnante che vada a casa. «Viviamo l’inizio di ogni anno con ansia – aggiunge la madre di Christian – poichè l’insegnante o il dirigente potrebbe non dare la disponibilità a far partire il piano di istruzione domiciliare. Attendo un suo riscontro sperando che non è questa l’Italia in cui viviamo e in cui vivono le fasce deboli, maltrattate e messe da parte come spazzatura».