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Roscigno vecchia chiusa per matrimonio: «Tutte falsità»

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«Il signore della lettera ha scritto enormi falsità. Quella festa era stata organizzata da me ed era il matrimonio di mio figlio.

Per questo ho pagato al comune 1200 euro, cosa mai fatta da nessuno» .A dirlo a La Città oggi in edicola il vicesindaco di Roscigno, Bruno Ruotolo maggiore della Guardia di Finanza.

La polemica era stata innescata da un turista torinese, Alberto Dodino , il quale ha raccontato in una lettera inviata al sindaco Pino Palmieri di non essere riuscito a visitare Roscigno vecchia il 21 agosto scorso perché, a suo dire, gli sarebbe stato impedito di entrare perché era in corso una festa privata.

Il vicesindaco a La Città – che ha rilanciato la notizia sul giornale di ieri – dà la sua versione dei fatti: «Intorno alle 16 del 21 agosto scorso questo signore è arrivato ed ha chiesto alle persone presenti, componenti dell’associazione carabinieri di Bellosguardo, da me pagati, di poter entrare per visitare Roscigno vecchia. Pioveva a dirotto e voleva passare con la sua auto».

I volontari presenti, racconta sempre Ruotolo, contattano il vicesindaco: «”C’è un signore che vuole andare a vedere Roscigno vecchia”, mi dicono – ricostruisce il maggiore – fategliela vedere ho detto; “vuole passare con l’auto”, hanno aggiunto; e dove vuole andare con la macchina? ho risposto. Si consideri che pioveva a dirotto».

Il turista insomma, afferma Ruotolo poteva passare, ma non certo con l’auto e visitare Roscigno vecchia: «L’hanno anche informato che c’erano le tendostrutture montate per la festa privata e lì non poteva andare. Quando mi hanno informato ho risposto che poteva anche sedersi e mangiare, non si nega a nessuno l’elemosina di un piatto di pasta…».

Quel che Ruotolo sottolinea è che almeno fino alle 14 l’accesso senza alcuna limitazione alla piazza di Roscigno vecchia era stato regolare

 

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