“Sono un disabile con tanto di contrassegno rilasciato dalle autorità competenti– spiegaGiovanni Argo -. In altre città a noi vicine, come ad esempio Pompei, gli invalidi non pagano il parcheggio, mentre Scafati, dal 23 agosto scorso, è diventata un’eccezione. La settimana scorsa, ho provato a parcheggiare il mio veicolo negli spazi a pagamento antistanti la Villa comunale, non trovando un posto libero sulle strisce gialle e, con enorme stupore, ho appreso la ‘novità’ dagli addetti alla sosta. I vigilini mi hanno informato che, dal giorno prima, la società aveva dato nuove disposizioni per cui anche noi disabili in possesso di regolare contrassegno, dovevamo pagare il ticket se parcheggiavamo le auto sulle strisce blu”.
Un episodio che ha fatto andare su tutte le furie Giovanni Argo, non tanto per la questione della quota da pagare per il parcheggio, ma per un diritto negato alle persone portatrici di handicap.
“Chi ha preso tale decisione squallida – afferma il professor Argo -, vergognosa, inaccettabile, ha dimostrato poca sensibilità e tanta pochezza d’animo, non rendendosi conto che la disabilità condiziona molto la vita di chi la subisce”.
“Questo è un fatto gravissimo e lesivo dei diritti dei disabili – commenta Michele Raviotta, presidente del Cotucit-. Da qualche giorno l’Acse ha modificato le precedenti disposizioni dove l’utilizzo di uno stallo destinato alla sosta a pagamento poteva essere utilizzato gratuitamente anche da persone con difficoltà fisica. Questo in altri comuni non succede. Chiediamo alla triade commissariale e all’Acse di revocare tale provvedimento. Bisogna tutelare le fasce deboli e non far cassa su di loro”.
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