Al questionario hanno risposto oltre 1000 villeggianti che nel mese di agosto hanno frequentato le località di Agropoli, Acciaroli, Castellabate, Palinuro, Camerota e Pisciotta e Scario nel Cilento, di Bacoli,Castellammare di Stabia, Torre Annunziata in provincia di Napoli e Vietri sul Mare, Battipaglia, Salerno. Inoltre il 69% degli intervistati ha risposto che nelle vicinaze di spiagge, stabilimenti balneari non sono presenti fontanelle o punti di acqua potabile per riempire borracce o bottiglie gratuitamente. Una assenza che incentiva acquisto e utilizzo di bottigliette o bicchieri di plastica
Si è chiusa dopo due mesi di viaggio la XIII edizione di Riciclaestate, la campagna che porta il tema della raccolta differenziata anche in vacanza, promossa da Legambiente Campania con il contributo di Conai, Consorzio Nazionale Imballaggi.
Riciclaestate ha rappresentato un’occasione per rendere partecipi i cittadini e i turisti dell’importanza dei comportamenti virtuosi sulla raccolta differenziata, promuovendo e facilitando la realizzazione di un’economia circolare made in Campania, attraverso l’avvio a riciclo e il riutilizzo dei rifiuti di imballaggio, il risparmio di materie prime vergini, e l’aumento dei livelli quantitativi e qualitativi della raccolta differenziata.
“Il viaggio itinerante di Riciclaestate – ha commentato Alfredo Napoli, responsabile campagne Legambiente Campania- ha toccato le principali località turistiche e i Comuni delle aree interne con l’allestimento di un punto informativo presso gli stabilimenti balneari, nei tratti di spiaggia libera, nelle piazze e all’interno dei principali eventi estivi organizzati dai Comuni aderenti alla campagna. Attraverso la compilazione del questionario abbiamo voluto rendere protagonisti i cittadini e i turisti per avere una percezione della qualità della raccolta differenziata nella località scelta per la villeggiatura.
La buona qualità di servizi di raccolta differenziata presso molti stabilimenti- conclude Napoli di Legambiente Campania- rappresentano esempi concreti di buone pratiche che fanno ben sperare, una luce all’interno di una estate, quella trascorsa, che tra incendi, sistema al collasso, impianti saturi e rifiuti per strada ha messo in evidenza, ancora una volta , la fragilità del ciclo integrato dei rifiuti in Campania.
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