Mister Colantuono, però, ha anche la possibilità di vedere il bicchiere mezzo pieno. La sua squadra è ancora imbattuta e, soprattutto, ha mostrato di avere ampi margini di miglioramento. Al netto dei due gol subiti (uno su calcio d’angolo ed uno su punizione), Micai ha dimostrato di essere un portiere estremamente affidabile. In difesa si registra il ritorno ad alti livelli di Schiavi, mai così “leader” e concentrato in granata.
Perticone è elemento di categoria, mentre Migliorini ha bisogno di tempo per entrare in forma. Dei problemi sulle corsie esterne ci siamo già occupati, ma bisogna sottolineare che Colantuono non ha ancora gettato nella mischia Djavan Anderson e pure che, per caratteristiche fisiche, Pucino e Casasola non possono essere ancora ai livelli dello scorso anno.
In mezzo al campo le note liete sono Akpa Akpro e Castiglia, titolari inamovibili, capaci sia di aggredire gli avversari che di proporsi in zona gol. Di Gennaro è parso più a suo agio sulla trequarti, con Di Tacchio a coprirgli le spalle. Odjer e Palumbo aspettano una chance per mettersi in mostra.
In avanti c’è solo l’imbarazzo della scelta. Bocalon, sia contro il Palermo che a Lecce, partendo dalla panchina ha dato la scossa in entrambi i casi (timbrando il cartellino e spalancando la strada a Castiglia per il gol del definitivo 2-2). Djuric e Jallow hanno bisogno di ambientarsi nella nuova realtà. Mentre Vuletich è piaciuto più da centravanti che da seconda punta. E Colantuono ancora non ha avuto modo di scatenare Andrè Anderson. Mazzarani, Bellomo, Orlando e Rosina sono in lista, ma al momento non sembrano rientrare nei piani dell’allenatore.