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Vaccini, non in regola soltanto 180 bambini nel salernitano

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«Vaccini: tre mesi di confusione, di danno per le famiglie. L’obbligo dei vaccini per nidi e materne è una scelta di civiltà e di tutela per la salute dei bambini. Per il futuro più responsabilità. Più serietà». Lo scrive sul suo profilo facebook il governatore della Campania Vincenzo De Luca dopo il dietrofront sui vaccini che tornano obbligatori.

Per la frequenza dell’anno scolastico scolastico 2018-19, ormai al via, sarà necessario portare il certificato Asl di avvenuta vaccinazione. Un emendamento della maggioranza al decreto milleproroghe abroga infatti la disposizione, approvata tra le polemiche ad agosto dal Senato, che faceva slittare l’obbligatorietà all’anno scolastico 2019-20.

Con la nuova modifica introdotta alla Camera, dunque, al nido e alla materna non si entra se non vaccinati; chi invece frequenta la scuola dell’obbligo (7-16 anni) potrà entrare anche senza certificato Asl, ma dovrà pagare una sanzione da 100 a 500 euro.

Per i genitori resta inoltre la possibilità di autocertificare di essere in regola ma chi presenta una dichiarazione falsa rischia la denuncia. I bambini che frequentano le scuole dell’obbligo e non possono essere vaccinati per motivi di salute (che devono essere documentati) vengono invece inseriti in classi nelle quali non sono presenti altri minori non vaccinati.

NEL SALERNITANO SONO 180 I BAMBINI SENZA VACCINAZIONE. Sono circa 180 i bambini non in regola con le vaccinazioni necessarie per la partecipazione alle scuole dell’infanzia e gli asili nido salernitani. Lo scrive Il Mattino oggi in edicola.

Un numero per così dire fisiologico, soprattutto se rapportato con l’altissima copertura che fa registrare la provincia nella fascia d’età 0-6 anni, con circa il 98 per cento dei piccoli che risulta vaccinato per l’esavalente e il 95 per cento per morbillo-parotite-rosolia, su una platea di circa 9.300 bambini da vaccinare, facendo attestare l’azienda sanitaria perfettamente in linea con la cosiddetta soglia di sicurezza.

Il Sole24Ore.it illustra nel dettaglio alcune questioni specifiche

Ma quali sono i vaccini obbligatori per la scuola? In base alla legge Lorenzin le profilassi obbligatorie sono: anti-poliomielitica, anti-difterica, anti-tetanica, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus influenzae tipo b, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella. Tutte queste vaccinazioni sono, pertanto, obbligatorie e devono essere offerte in maniera attiva e gratuita, secondo le specifiche indicazioni del Calendario vaccinale nazionale.

Le vaccinazioni che sono invece raccomandate e gratuite per i minori di età compresa tra zero e sedici anni, sempre in base alle specifiche indicazioni del Calendario vaccinale nazionale, sono: anti-meningococcica B, anti-meningococcica C, anti-pneumococcica, anti-rotavirus, HPV. Queste vaccinazioni «non sono state incluse tra quelle obbligatorie in ragione del fatto che le malattie che prevengono si verificano con minore frequenza nel nostro Paese o del minore impatto della loro contagiosità nelle collettività chiuse, ad esempio nidi e scuole», è stato precisato.

In molti casi, più vaccini vengono somministrati al bambino contemporaneamente con un’unica iniezione. Le più comuni formulazioni combinate sono: esavalente (difterite-tetano-pertosse-epatite B-poliomielite-Haemophilus influenzae di tipo B); trivalente DTPa (difterite-tetano-pertosse); quadrivalente DTpaIPV (difterite-tetano-pertosse-polio); trivalente MPR (morbillo-parotite-rosolia); quadrivalente MPRV (morbillo-parotite-rosolia-varicella); meningococco quadrivalente (A-C-W-Y).

In caso sia già stata fatta una delle malattie per le quali è prevista la vaccinazione obbligatoria, la nuova legge sui vaccini consente di richiedere vaccini in formulazione monocomponente o combinata, ma priva dell’antigene in questione. Ma non è detto che questi vaccini siano disponibili – al momento, per esempio, non sono autorizzati in Italia vaccini monocomponenti contro difterite, pertosse, morbillo, rosolia e parotite – e che le Regioni li abbiano effettivamente acquistati (in genere costano di più).

Ed ecco, di seguito, il calendario delle vaccinazioni in base all’età del bambino.
Tre mesi
Obbligatorie: prima dose difterite, tetano, pertosse, poliomielite, epatite B, Haemophilus influenzae di tipo B (esavalente).
Raccomandate: prima dose meningococco B; prima dose pneumococco.
Quattro mesi
Raccomandate: seconda dose meningococco B.
Cinque mesi
Obbligatorie: seconda dose difterite, tetano, pertosse, poliomielite, epatite B, haemophilus influenzae di tipo B (esavalente).
Raccomandate: seconda dose pneumococco.
Sei mesi
Raccomandate: terza dose meningococco B.
Tra 3 e 7 mesi
Raccomandate: rotavirus (due o tre dosi a seconda del tipo di vaccino).
11 mesi
Obbligatorie: terza dose difterite, tetano, pertosse, poliomielite, epatite B, haemophilus influenzae di tipo B (esavalente).
Raccomandate: terza dose pneumococco.
13 mesi
Raccomandate: quarta dose Meningococco B.
Tra 13 e 15 mesi
Obbligatorie: prima dose morbillo, parotite e rosolia (MPR); prima dose varicella (oppure prima dose tetravalente MPRV).
Raccomandate: prima dose Meningococco C.
Sei anni
Obbligatorie: richiamo difterite, tetano, pertosse, polio (DTP + polio); richiamo morbillo, parotite, rosolia e varicella (MPR o MPRV).
Tra 12 e 18 anni
Obbligatorie: richiamo difterite, tetano, pertosse, polio (DTP + polio).
Raccomandate: HPV (due o tre dosi, sia per le femmine sia per i maschi, in funzione di età e vaccino); richiamo meningococco C, nella forma quadrivalente ACWY.

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