A breve la sentenza del collegio di garanzia del Coni. L’ingresso di altre tre compagini potrebbe comportare anche la riapertura temporanea del mercato per i tre club ammessi.
Dopo quasi quattro ore di dibattito, si è conlcusal’udienza presso il Collegio di Garanzia del Coni. Il presidente Frattini, coadiuvato da quattro giudici e dal vice presidente, hanno ascoltato attentamente i legali della società in causa, a cui va aggiunta anche la posizione della Lega B e della Federazione.
La sentenza definitiva è attesa per questa sera, ma nulla è certo visto la mole di lavoro da analizzare; si deciderà dunque il format del campionato di Serie B, e di conseguenza – qualora fosse deciso a 22 squadre – verrebbe pubblicata la classifica dei ripescaggi, in cui 3 squadre andrebbero in cadetteria, mentre per le altre non ci sarà nulla da fare.
Ecco il resoconto (dal sito Catania46.net) completo di quanto accaduto al Salone d’Onore presso il Coni, a Roma:
Il ripescaggio è un diritto? Perché a luglio sono stati aperti i termini per le domande di ripescaggio e poi è stato tutto bloccato? Il commissario Fabbricini aveva il potere di modificare il format da 22 a 19 squadre?
Per la Ternana il ripescaggio è un interesse giuridico che hanno tutte le società con criteri autovincolanti. Tutte le società si sono impegnate economicamente con fidejussioni. Non si può dire “non ripeschiamo più, abibamo scherzato”.
Per il Siena, invece, Fabbricini ha agito per interessi, su richiesta della Lega B. Perché Fabbricini non ha restituito i soldi versati dalle società per i ripescaggi?
Per il Novara, invece, è da censurare il comportamento generale della Figc che prima ha generato un’aspettativa sul format a 22 squadre (il famoso comunicato di Fabbricini del 3 agosto), poi si è contraddetta con le delibere del 13 agosto. Prima dunque si difende la scelta dei ripescaggi, poi il format a 19. La posizione delle società di B non è univoca perché hanno accettato sia la B a 20 poi a 19. Inoltre Fabbricini non può modificare norme, lo dice l’articolo 50 delle NOIF. La modifica deve valere per il campionato successivo.
Ha preso la parola il Catania con l’avvocato Eduardo Chiacchio, a capo del pool di legali: “La delibera di Fabbricini è senza senso. Il commissario si è contraddetto più di un volta. Non si può avallare una richiesta di B a 19 squadre, un campionato monco, con una decisione monopolistica. Ci sono delle regole scritte che non sono state rispettate”.
La Lega B risponde: “Non si ragiona sul merito, ma sulla legittimità. C’è una discrezionalità che va attribuita agli organi stabiliti da statuto deputati ad amministrare. Oggi c’è una perfetta sintonia tra B e Figc. Il campionato andava disputato a 19 squadre ed è stato fatto così. Si sono rispettate leggi e norme. Se il Collegio deciderà che abbiamo sbagliato modificheremo il format”
I legali della Figc durissimi dopo la denuncia per abuso d’ufficio perpetrato da Roberto Fabbricini presentata dal Catania
Per gli avvocati della Figc si tratta di un “fatto molto grave perché trasforma un giudizio di legittimità in un processo penale con rito immediato. E’ stato incriminato, si tratta di un fatto di inaudita gravità”.
“Fabbricini si è mosso in modo legittimo e quelle modifiche al format del campionato poteva farle perché aveva pieno potere di autotutela. Quanto stabilito dal commissario Figc ha avuto effetti solo in B, non ha modificato nulla né in A, né in C. Si tratta semplicemente di una scelta organizzativa che bisogna rispettare. Saranno coperte spese di risarcimento anche per chi ha presentato doppia fideiussione”.
La Procura Federale, invece, osserva: “C’era diritto al ripescaggio? Per noi no, si parla, semmai, di un’eventuale integrazione. Cioè la possibilità di farlo o meno. Con una situazione così confusa, senza norme scritte non si può parlare di un vero e proprio diritto al ripescaggio. Il commissario aveva potere decisionale? Ne ho sentite di ogni, oggi. Quello che posso dire è che nelle norme c’è scritto che è i poteri attribuiti al commissario sono i poteri del consiglio federale. Inutile girarsi attorno. Continuare a dire che lui non poteva farlo è una bugia”.
Prende la parola anche la Pro Vercelli con l’avvocato Di Cintio: “La regola sul ripescaggio esiste. Nell’articolo 2 c’è un comma relativo ai comunicati e quindi legittima la scelta e in questo caso il diritto al ripescaggio. Quindi è sbagliato dire che non c’è un diritto”.
Per il Siena, invece, “se i ripescaggi non esistono, perché sono state cambiate le NOIF? Perché è stato fatto un atto di imperio”.