Il fatto si è verificato nella giornata di lunedì, intorno alle 17.30.
A raccontare l’accaduto in quanto vittima del raggiro – dopo aver sporto regolare denuncia presso la locale Tenenza dei Carabinieri di via Pasquale Atenolfi – è stata la signora Assunta Pastore, moglie del titolare come scrive La Città oggi in edicola
«Il ragazzo è entrato in negozio chiedendo di fare una ricarica postepay – ha raccontato la donna ai Carabinieri – ma dato che non era censito nel sistema informatico, gli ho chiesto di attendere che sbrigassi gli altri clienti considerato che la procedura era un po’ lunga.
Il giovane ha atteso con pazienza e poi ho provveduto ad effettuare la ricarica chiesta di 895 euro, dopo aver opportunamente chiesto la carta d’identità del giovane e il codice fiscale del destinatario.
Non ho chiesto subito di essere pagata in quanto il ragazzo mi ha detto che avrebbe dovuto fare una seconda ricarica, quindi avremmo fatto un solo conto. Peccato però che al momento di effettuare la seconda operazione, il codice fiscale non risultava corretto.
Il ragazzo mi ha chiesto quindi il permesso di uscire per chiedere delucidazioni a un presunto parente che lo attendeva fuori, io nel frattempo sono stata distratta dal telefono e il giovane è fuggito senza pagare».
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