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Riorganizzazione attività chirurgia “Ruggi” Salerno, ok proposte sindacati

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Riorganizzazione delle attività chirurgiche all’azienda “Ruggi d’Aragona” di Salerno, la direzione generale ascolta le proposte dei sindacati dopo la denuncia della Fials Salerno e avvia un dialogo con le parti sociali. E’ quanto emerso ieri nell’incontro tra il manager Giuseppe Longo e le sigle di categoria, a cui ha preso parte anche Mario Polichetti della Fials provinciale. Proprio sul punto sollevato da quest’ultimo, infatti, Longo ha deciso di riaggiornare le parti al prossimo 27 settembre per sottoporre ai sindacati una nuova rimodulazione sull’integrazione tra parte sanitaria e mondo universitario. “A nome della Fials, che rappresento a livello provinciale, non posso che essere soddisfatto dell’apertura del manager Longo. Da lui abbiamo ricevuto un segnale di grande maturità e professionalità, che conferma la linea che in questi anni ha portato avanti. Come lui, anche noi abbiamo a cuore la salute dei pazienti e la salvaguardia dei livelli occupazionali che si lega agli standard essenziali di assistenza. Ben vengano gli incontri programmati dal direttore generale. Noi faremo la nostra parte”.

Nell’incontro di mercoledì si è parlato anche di sicurezza, tema affrontato dopo le ultime tragiche vicende che hanno interessato il plesso di Salerno. “Abbiamo ribadito la richiesta di un intervento volto a migliorare la struttura sul piano della sicurezza sia per i pazienti che per le maestranze”, ha continuato Polichetti. “Dispiace ricevere i soliti attacchi della Cgil. Personalmente voglio dare un segnale chiaro: quel modo di fare sindacato, quello dei Caf e degli interessi di pochi, è finito. Il sindacato, quello che ha bisogno di rinnovamento, si interessa di tutto: dai lavoratori alla vivibilità di una struttura complessa come quella del “Ruggi”. La speculazione sui morti non l’abbiamo mai fatta e nemmeno quella sulle deleghe sindacali. Noi non siamo contro nessuno a priori, ma non restiamo in silenzio se dobbiamo agevolare l’amico di turno. Qui non ci sono amici: ci sono lavoratori che vanno difesi e pazienti che devono essere tutelati. Le polemiche sterili e le offese gratuite le rispediamo al mittente”.

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