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Diffamazione in tv, Giletti citato come teste per un processo a Salerno

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Diffamazione in tv nei confronti dei colleghi poi licenziati dal Ruggi per assenteismo. «Costretto a timbrare il badge», disse il dipendente del nosocomio in tv. Quelle frasi però sono state considerate diffamazione.

Nel processo a carico di Enrico Severino che si terrà il 9 maggio 2019 a Salerno, le parti civili (Carmine De Chiaro e Carmela Di Paolo, ex caposala del reparto di otoralingoiatria del Ruggi e difesi dall’avvocato Gino Bove) hanno citato come testimone proprio il conduttore della trasmissione incriminata Massimo Giletti che allora conduceva l’Arena su Rai 1.

Ma non basta: il 9 maggio il dipendente dell’ospedale dovrà rispondere anche di calunnia nei confronti dei due ex dipendenti dell’ospedale: infatti aveva dichiarato sia alla guardia di finanza che alla commissione del Ruggi di essere di essere stato minacciato dall’allora caposala e costretto a timbrare il badge di quest’ultima: in caso contrario, lei non gli avrebbe riconosciuto gli straordinario.

E inoltre dichiarà di essere stato costretto ad iscriversi al sindacato il cui responsabile eera proprio Carmine De Chiaro. Ieri l’udienza preliminare e il Gup Pacifico ha disposto il processo per la doppia imputazione davanti alla terza sezione penale

Lo scrive il quotidiano Le Cronache oggi in edicola

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