Gli Agenti della Sottosezione Polizia Stradale di Angri (SA), non appena individuata l’autovettura al km 15 dell’autostrada A3 Napoli-Salerno, si sono messi al suo inseguimento. L’auto si stava dirigendo a folle velocità in direzione Torre del Greco. I poliziotti, con i dispositivi di emergenza azionati e dopo aver inoltrato vane richieste di alt, hanno continuato a tallonare il veicolo che non arrestava la sua corsa.
Alla rotonda dello svincolo di Torre del Greco, il veicolo è stato bloccato dagli Agenti. Alla guida vi era un uomo italiano che declinava delle generalità, poi risultate false, ed esibiva denuncia di smarrimento della propria carta d’identità sporta presso i carabinieri di una città della provincia di Napoli.
All’interno del veicolo è stata trovata una borsa con numerosi gioielli per un valore stimato di circa 40mila € ed un telefono cellulare. I successivi accertamenti della Polizia Scientifica hanno consentito di accertare la reale identità dell’uomo: si tratta di C.A di 55 anni, originario di Napoli, già noto alle forze dell’ordine per numerosi precedenti penali, anche per furto d’auto.
Risultava, inoltre, sottoposto alla misura di sicurezza della casa di lavoro di Biella, alla quale non aveva fatto più rientro dal 31 agosto scorso dopo una licenza di due giorni. I poliziotti hanno poi ricostruito la dinamica dell’accaduto.
Dalla visione delle immagini dell’impianto di videosorveglianza della stazione delle ferrovie dello stato di Napoli Centrale si aveva modo di acclarare che C.A. si aggirava con fare sospetto intorno al veicolo poi rubato e osservava i movimenti dei proprietari. Il 55enne, sfruttando un allontanamento di qualche metro dei proprietari, si è introdotto all’interno della Renault, che aveva ancora le chiavi inserite, per poi allontanarsi velocemente, facendo perdere le sue tracce.
Considerato che i fatti integrano i reati di furto aggravato e false generalità a Pubblico Ufficiale, l’uomo è stato tratto in arresto. Detta misura è motivata dalla gravità del fatto, consistente nel furto perpetrato su pubblica via, oltre che dal valore economico dei gioielli contenuti nel veicolo, nonché dalla pericolosità del soggetto che, senza fissa dimora, per non essere identificato, aveva fornito false generalità.