Antonio Fuoco, infatti, rispetto alla prima udienza del 7 maggio, a luglio si trovava in regime di carcerazione preventiva perché coinvolto nella retata che, due mesi prima, aveva visto una trentina di parcheggiatori abusivi finire in carcere o agli arresti domiciliari per questa attività illecita.
Il suo avvocato ha ribadito in entrambe le occasioni di voler fare richiesta di rito alternativo, ovvero giudizio abbreviato o patteggiamento, mentre i legali delle associazioni animaliste che intendono costituirsi parte civile auspicano che si vada al processo ordinario, per continuare questa battaglia di giustizia e legalità.
Dalle ore 9, rappresentanti del Comitato spontaneo Uniti per Chicca e di diverse associazioni, insieme ai loro legali, saranno presenti all’interno dell’aula con un fiocco rosa intorno al braccio in ricordo di Chicca, simbolo di tutti gli animali vittime dell’uomo.
Non è accettabile che anche questo caso finisca come altri che si sono conclusi con l’assoluzione degli imputati o con condanne irrisorie. Invitiamo pertanto tutta la cittadinanza a partecipare, con la speranza che la magistratura dia finalmente un forte segnale di condanna verso tali gesti.