Salerno: ecco come sarà il nuovo lungomare dopo il ripascimento

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E’ stata pubblicata la procedura di gara per la verifica del progetto esecutivo per i lavori di ripascimento e riqualificazione della fascia costiera nel tratto Piazza della Libertà-Piazza della Concordia.

Oltre alla creazione di una nuova spiaggia e all’eliminazione delle scogliere attualmente presenti, sarà realizzata una nuova connessione con il lungomare e due pennelli sui cui saranno realizzate attrezzature ricettive e aree verdi. L’inizio dei lavori è previsto entro la fine del prossimo anno.

41 Commenti

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  • Idea pazzesca, quella di creare la spiaggia sul Lungomare per aprire locali e concessioni da affidare ai soliti amici, mentre il resto delle spiagge cittadine, da Torrione a Mercatello, fa letteralmente schifo. E poi, tutti gli scarichi e cloache che costellano il litorale saranno tombati? E gli scarichi di sentina e carburante delle navi incessanti del vicino porto, qualora i venti anzichè verso Vietri soffieranno verso Salerno, come si intende bloccarli? Ma perchè continuare la politica della spettacolarizzazione, quando se ne è dimostrata l’incompiutezza, quando non si effettua la minima manutenzione ordinaria dell’esistente, anche su ciò che costituisce pericolo per incolumità pubblica come semafori spenti e scarsamente visibili, marciapiedi, asfalto, strisce pedonali, lavaggio di strade e marciapiedi, svuotamento di cestini e campane, pulizia, potatura e falciatura di aiuole e giardini, spazzamento, restauro di edifici, ecc.? E una sistemazione decente e omogenea di tutto il Lungomare orientale non dovrebbe venire prima di progetti come questo che immaginano Salerno con l’estensione medioevale, e poi una sterminata periferia del nulla, senza legge e senza qualità.

  • porti privati per ricchi inaccessibili,spiagge inutili visibili da nessuna parte ,porto commerciale che sta esplodendo,palazzoni dovunque,per il cittadino nessuna infrastruttura e servizi seri.vergogna

  • io abito nel Centro Storico di Salerno, sono cresciuto con la Provincia e la piazza del lungomare così come è tutt’ora. Come ho visto il progetto ho storto un pò il naso. Il Lungomare di Salerno è uno dei più belli d’Italia? Sicuro, ma la porzione di mare ad esso adiacente fa schifo. Per carità, in questi giorni sono pure stato a farci una passeggiata e verso Piazza della Concordia si è vista un’acqua trasparente, quasi cristallina. Ma è solo apparenza, visto che c’è tutt’ora il divieto di balneazione. Ma un divieto di balneazione perché? Per l’inquinamento. Se vedete da vicino, c’è uno strato multicolore che si nota controluce sull’acqua (residui di benzina) e altre cosucce in agguato per i malcapitati. La piaga dei topi sembra svanita rispetto agli anni ’90, quando passando per la spiaggetta di S.Teresa, si vedeva l’ultimo sbocco fognario, quel tubo enorme e nerissimo, e i topi grossi come gatti sopra, tranquillamente a godersi l’aria… ma non è così, ne soffriamo ancora. Sugli alberi a cavallo tra la corsia esterna (mare) e quella centrale, piccoli mammiferi con lunga coda si muovono tra i tronchi e i rami, da schifo. E il comune non fa niente. Qualche coraggioso cittadino, cui ho pure chiesto per curiosità come era andata poi, ha chiamato il comune per cercare di risolvere la situazione in quanto residenti proprio di fronte al Lungomare, ma il comune cosa risponde? “la faccenda non ci compete, chiamate qualcun’altro”… MA STIAMO SCHERZANDO? Anche un reindirizzamento verso chi di dovere sarebbe stato utile, ma fare una figura di merda così, no dai.
    Ad ogni modo, mi sta pure bene vedere un pò di spiaggia sotto la Provincia, ma temo che tali lavori serviranno solo ad alimentare la megalomania delle sfere alte del Comune piuttosto che dare beneficio alla città e ai suoi cittadini. Come già capitato purtroppo, se mai tale progetto andrà in porto, farà la fine del Crescent, anni di problemi ed ancora niente in vista, lavori fatti di nascosto, problemi strutturali, ambientali, e alla fine abbiamo ancora quell’enorme MATTONE dove prima c’era il parco giochi e il Jolly Hotel (non che il Jolly fosse un granché ma era qualcosa di più familiare e meno “panorama”-comprente. Da quando c’è il Crescent da casa mia non si può più ammirare la costiera, c’è questo mostro davanti. Ma vabbé…
    Continuando sul discorso spiaggia: se non lo allargano troppo, come si nota altrimenti dal rendering progettuale, potrebbe anche andar benino, somiglierebbe un pò al lungomare di Agropoli, dove ogni anno i residenti si fanno il bagno. Spesso in passato, passavo di la con la famiglia per andare a trovare dei parenti, e ricordo benissimo che la spiaggia non prendeva molto spazio, ma ce n’era a sufficienza per 1-2 file di ombrelloni. E tanto bastava in effetti. Qui il Lungomare è caratteristico anche per il fatto che ci sono gli scogli a pochi metri dalla riva, è la vista tipica di Salerno che per anni ha reso bella la passeggiata. Quando ero piccolo, uno zio di mia madre ci portò con la barca su quegli scogli, avevo una paura! Ma fu bello una volta sopra. Certo, ora non è possibile per via del divieto di balneazione, ma cmq uno dei punti a favore del Lungomare sono proprio gli scogli disposti in quel modo. Con la spiaggia del progetto, addio scogli. Addio protezione dalle onde (altrimenti, vedremmo le onde arrivare sugli alberi e oltre – come accade tutt’ora sulla litoranea e come accadeva in passato a Salerno, prima che venissero messi). No alla privatizzazione della spiaggia in quanto demanio pubblico e non privato. Anche se non sarebbe la prima volta che i nostri sudati risparmi vengono usati per favorire un privato.
    La mia non è una critica, attenzione! E’ una constatazione, perché è già accaduto!
    Se i soldi delle tasse, invece che essere utilizzati per la pubblica manutenzione e il restauro delle zone malconce di Salerno (e non parlo solo del Centro Storico, dove proprio in questi giorni stanno semi-distruggendo l’antica pavimentazione delle strade per inserire la fibra, lasciando vere e proprie cicatrici di cemento qua e la), vengono utilizzati per progetti megalomaniaci, seppure con le migliori intenzioni, che però andranno a favorire pochi invece di tutti, e alla fine il popolo ci rimette come al solito, tanto vale bruciarli, i soldi. Rotto per rotto, se proprio devono essere sprecati… :\

  • Nella sua lunga disquisizione sul progetto di una spiaggia prospiciente il lungomare, il residente nel Centro Storico ha trovato il modo – forse un pò fuori tema – di dedicare qualche rigo anche al Crescent. Non mi pare che quanto detto al riguardo corrisponda alla reale attuale situazione dell’edificio, almeno in base a quanto si può dedurre dallo stato di avanzamento della costruzione, già in parte visitabile e abitabile.
    Quanto alla mancata visibilità della costiera, da una casa situata nel centro storico al massimo il Crescent ne copre un settore limitato, mentre tutto il resto della costiera fino alla sua estremità a mare non viene interessato dalla sagoma del Crescent. Se ostruzione ci può essere, essa dipende eventualmente dai palazzi di via Roma o del lungomare. Ma allora non ne va attribuita la causa all’edificio che ora viene tirato in ballo in maniera impropria.

  • Solite spese assurde per cose inutili che procureranno guadagni enormi per qialcuno…. Vogliamo un servizio di trasporto pubblico efficiente, più vigili urbani in giro, maggoore sicurezza, altro che spiaggette, luci d’artista e sciocchezze varie!

  • Ma come si pretende di adibire alla balneazione un tratto di costa compresa tra un porto commerciale, un molo per imbarcazioni da diporto e la foce di un fiume? E poi, carenze strutturali e manutentive degli sbocchi fognari a parte, la cui esatta ubicazione in pochi conoscono (molti confondono le condotte di scarico delle acque di dilavamento delle sedi stradali con gli scarichi delle fognature), qualcuno ha un’idea di quanto influisca il regime delle correnti sulla qualità delle acque considerando l’ubicazione della città di Salerno rispetto allo sbarramento rappresentato dalla Costiera? Ho 45 anni e ricordo sin dall’infanzia divieti di balneazione e problemi scarsa qualità del mare in tutto il tratto costiero cittadino. Non sono molte le città di pari dimensioni in Italia ad avere spiagge urbane fruibili; quella del Poetto a Cagliari è situata al di là di un promontorio che la separa dal centro cittadino, idem dicasi per quella di Mondello a Palermo, Pane e Pomodoro a Bari è qualche chilometro a sud rispetto all’imbocco del porto. Il tratto di costa da adibire alla balneazione, ma con progetti seri che prevedano anche l’adeguamento del sistema viario e la realizzazione di idonei parcheggi, sarebbe quello della zona orientale, purtroppo in gran parte già occupata da lidi privati e, in qualche caso, persino di palazzi a ridosso dell’arenile. Ma qualcuno ricorda ancora cosa prevedesse il PUC di Bohigas per il fronte di mare cittadino?

  • Per quanto mi riguarda: PROGETTO BOCCIATO!
    Che cerchino di far qualcosa per noi cittadini, anziché voler “apparire” ai turisti.
    Non sarà mai balneabile quel tratto.
    Perché non dare priorità a tutto il resto della nostra costa? Sarebbe ora, dopo decenni, che ci ridiano un mare pulito e delle belle spiagge, risparmiandoci le lunghe file di traffico, sotto il sole, per andare a fare un bagno decente altrove!!

  • In effetti, dopo le centinaia di anni trascorsi da quando Salerno era come un grosso borgo marinaro affacciato su una estesa e larga spiaggia, ricovero di barche tirate a secco, la natura e la conformazione del fronte mare hanno assunto una diversa fisionomia, specialmente quando si è proceduto in fasi successive alla creazione del lungomare e degli adiacenti viali alberati, mediante riempimenti artificiali che hanno annullato la presenza delle spiagge preesistenti. Si è trattato di un intervento artificiale dell’uomo che ha annullato il precedente scenario per crearne un’altro con diverse finalità.
    Allo stato attuale, anche il ripascimento programmato si configura come un intervento artificiale, ancorchè inteso come il ripristino di una situazione pregressa. È augurabile che siano state fatte tutte le necessarie valutazioni circa soprattutto i rischi di asportazione della sabbia per effetto dell’azione del mare. Da quanto si vede nell’immagine diffusa, non è dato sapere se, dopo l’eliminazione delle scogliere attualmente presenti, le stesse verranno spostate ad una distanza compatibile per svolgere una funzione protettiva contro le violente ondate che si abbattono sul litorale quando il mare è fortemente agitato.
    Se così non fosse, c’è il forte timore che tutta l’operazione risulti un *fiasco*. E allora troverebbero valida giustificazione le argomentazioni di quanti vanno ripetendo che certe risorse sarebbe meglio indirizzarle verso altri scopi più vicini alle esigenze immediate dei cittadini.

  • Non siamo riusciti nella trasformazione di Salerno da città portuale ed industriale in città turistica, adesso vorremmo addirittura farla diventare un centro balneare. Ha detto chi mi ha preceduto, piuttosto che continuare a buttare fumo negli occhi alla gente è meglio preoccuparsi di gestire e migliorare i servizi essenziali alla cittadinanza.

  • Gli interessati difensori dell’opera Crescent non mancano mai: non si può dire nulla che subito arriva uno a dire che il Crescent non infastidisce. Ho capito, ci avete investito evidentemente dei soldi, ma oramai è stato costruito, cosa temete?

  • Anche ammesso che ci sia qualche interesse in coloro cui il Crescent non dà fastidio, non si capisce invece quali sono gli interessi di chi, fin da quando è cominciato l’ter per la sua costruzione e ancora adesso che è in dirittura di arrivo, continua ad esternare i suoi ostinati argomenti, con motivazioni che non trovano fondamento alcuno e, anche quando sono stati discussi in sede giudiziaria, sono risultati infondati.

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