Lo sbalzo termico – affermano gli esperti – favorisce la diffusione dei cosiddetti malanni di stagione. «Sono già 80mila italiani a letto con virus similinfluenzali come febbre e riniti, mal di gola e tosse ha sottolineato il virologo Fabrizio Pregliasco dell’Università di Milano entro la settimana arriveremo a 120mila. Così si rischia di arrivare debilitati all’influenza vera e propria, quella di fine anno». A provocare le prime febbri è proprio al temperatura, che sale e poi scende in picchiata.
In questi giorni subirà un brusco calo: per poi risalire nel fine settimana anche fino a sfiorare i 30 gradi come a Roma e Firenze. Non solo, a complicare le giornate arriverà anche il tasso di umidità pronto ad impennarsi fino a superare il 50% come accadrà entro domenica a Roma, Milano e Venezia, Torino e Palermo dove sfiorerà addirittura il 70%. Ma se da un lato l’umidità farà percepire le temperature come più calde, dall’altro ci sarà il vento pronto a soffiare. Gelando di fatto il sudore degli italiani, che si ritroveranno poi con inevitabili malanni.