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«Nostro figlio bocciato perché troppo alto», la denuncia

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«Ha frequentato le lezioni in modo discontinuo, accumulando un numero elevato di assenze e ritardi, partecipando alle attività didattiche in modo passivo e superficiale, utilizzando un metodo di studio inefficace». Queste le motivazioni che hanno spinto i docenti di un liceo salernitano a bocciare un ragazzo al termine dell’anno scolastico. Lo scrive il quotidiano Il Mattino oggi in edicola

Contro questa decisione e dunque la ripetizione della quarta liceale la famiglia dello studente  si è rivolta al Tar di Salerno palesando quale disagio la «notevole crescita in altezza» del ragazzo

Secondo la famiglia il giovane tra il terzo e il quarto anno di liceo ha perso un «punto di riferimento», il prof di fisica, «non assegnato alla classe anche per l’anno scolastico in questione».

Inoltre hanno sottolineato come la bocciatura del loro figliolo sia stata viziata da «eccesso di potere, incongruenza, illogicità manifeste e abuso di potere» e come lo stesso figlio sia vittima di «atteggiamenti discriminatori, se non proprio persecutori» da parte del corpo docente.

Per quanto riguarda le assenze la famiglia giustifica la  cosa in questo modo: le «numerose assenze sono state causate da problemi fisici e psicologici dovuti al disagio tipico dei ragazzi in età compresa tra i 13 e i 18 anni, nonché dovuti a questioni familiari ed alla sua rapida e notevole crescita in altezza».

Il Tar non ha accettato il ricorso della famiglia

Fonte Il Mattino

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