Bisogna dire che c’è una parte di popolazione anziana che non si cura e, pur non avendo un dato certo, stimiamo che circa un 15% di anziani non si curi per motivi economici. E’ questo il motivo per cui in Campania abbiamo scelto di eliminare il super ticket da 10 euro”.
A sottolinearlo è Vincenzo De Luca, governatore della Campania e commissario alla Sanità regionale, intervenendo alla conferenza “La scienza del caring, la teoria dello human caring e la salute della persona” all’università Federico II di Napoli.
Dal palco dell’ateneo, il presidente della giunta ricorda la necessità “di fare gli screening oncologici perché – dice -, pur avendo un numero inferiore di malati rispetto ad altre zone d’Italia, abbiamo più persone che muoiono perché la prevenzione non è adeguata”.
De Luca spinge infine ad accelerare sulla medicina territoriale “non bisogna più puntare tutto su ospedali e pronto soccorso – sostiene – ma bisogna rivedere tutto il modello di assistenza sanitaria. Non sarà facile, per questo ci serve la collaborazione anche e soprattutto dei medici di base”.
Sul personale insiste: “Stiamo facendo i concorsi, ad esempio al Cardarelli, dove assumeremo decine di infermieri e operatori socio sanitari. Avevamo una carenza drammatica di personale infermieristico”. Il governatore si scaglia poi contro il dilagare di allarmi fasulli a mezzo social.
“Le tecnologie come i social sono una opportunità ma anche una spinta verso l’allontanamento dalla verità. Penso all’oncologia, alle vaccinazioni, abbiamo visto ondate di banalizzazione e negazione scientifica al punto di determinare problemi di tutela della salute dei cittadini”.
“Nel vostro lavoro – ha detto rivolto a medici e infermieri del Policlinico – serve un ancoraggio scientifico, ma invece sui social stiamo perdendo la realtà scientifica e vediamo un divagare che non ha nulla di scientifico ma rischia di influenzare le scelte di milioni di persone. Da Galieo in poi la scienza si basa sulla verifica e la reiterabilità dei processi, ora stiamo tornando a prima di Galileo e sembra assurdo visto che siamo in era tecnologica”.