La vicenda è ora materia del dirigente scolastico che sta appurando quanto ci sia di vero sulla questione.
Tutto è emerso sui social dove alcuni studenti evidenziavano cosa accadeva nella scuola che frequentano e tra questi c’è stato chi ha chiesto se si sapesse in giro la vicenda che ha coinvolto, suo malgrado, lo studente dell’istituto superiore. Lo scrive Metropolis oggi in edicola
C’era chi avrebbe raccontato del fatto che fosse stato insultato e il conseguente invito da parte di alcuni alunni ad allontanarsi dalla scuola e chi invece è caduto dalle nuvole condannando però l’episodio.
Se quanto raccontato dagli studenti dovesse corrispondere al vero, l’indagine dovrà essere avviata dal responsabile della scuola nocerina, anche a Nocera Inferiore come avvenuto in alcuni plessi scolastici di altre zone d’Italia si aprirà un fronte di natura razzista che mai prima d’ora era avvenuto nella provincia salernitana e nel capoluogo.
Anche se qualche genitore ha lamentato qualche mese fa che il proprio figlio adottivo era stato bersagliato giornalmente di insulti presso una scuola della Valle dell’Irno, tanto che diverse volte sia madre che padre (dipendenti di un istituto di credito salernitano) avevano chiesto lumi agli insegnanti sull’incresciosa vicenda di cui vittima era proprio un bambino di 12/13 anni.
Ritornando su quanto avvenuto giorni fa presso il plesso scolastico di Nocera Inferiore, gli studenti del professionale addebitano a pochi bulletti quel comportamento «indegno» nei confronti dello studente di colore, peraltro naturalizzato italiano.
C’è chi afferma di sorvolare, perchè «molti nonostante vadano a scuola sono del tutto ignoranti e nessuno gli dice di non sbagliare (il riferimento è per i genitori)» e altri invece chiedono al dirigente scolastico di prendere drastici provvedimenti nei confronti di chi continuamente insulta lo studente arrivando persino a metterlo alla porta, tanto che- sempre secondo gli amici e i compagni- il giovane alunno non si sarebbe presentato a scuola per divers giorni. Forse perchè temeva ritorsioni.
Ma c’è anche chi addebita a vicende personali quegli insulti e che si è arrivato a tanto solo perchè tra studenti c’erano vecchie ruggini e il colore della pelle non c’entra assolutamente nulla con quanto accaduto. Qualche studente, però, avrebbe informato anche i genitori su quanto patito dal loro compagno spingendoli a recarsi a scuola per informare gli insegnanti e il dirigente scolastico.
Ora sarà l’indagine interna, supportata anche dalla testimonianza degli studenti, ad appurare se quel ragazzo di colore abbia subito davvero delle angherie dai suoi compagni oppure se tutto quello che è stato raccontato sia solo frutto dell’immaginazione degli alunni.
Fonte Metropolis oggi in edicola
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