del porto di Salerno. I fondali potranno essere approfonditi a 14.50 metri, dando un enorme slancio al futuro dello scalo, sia per il comparto cargo che per il comparto crocieristico.
Ma, come è noto, il fattore tempo – particolarmente nella economia della competizione globale – è un elemento fondamentale dal quale non si può prescindere. E’, pertanto, ora assolutamente indispensabile che l’escavo inizi, come previsto dallo stesso decreto Ministeriale, nel primo trimestre dell’anno 2019. Occorre essere ottimisti e crederci. Si può fare, a patto che tutta la squadra lavori giorno e notte, motivata e concentrata sull’obiettivo. Le grandi compagnie di navigazione guardano allo scacchiere internazionale e – in una fase marcata di gigantismo navale – decidono dove andare ed a quale porto affidare le proprie attività. Il rischio è quello di perdere approdi e collegamenti internazionali. Ciò significherebbe rendere più debole la nostra economia vocata all’export, mettendo in discussione centinaia di posti di lavoro dentro e fuori il porto.
Lo scrive in una nota Agostino Gallozzi Presidente Assotutela