In tal senso, la Premier League, sbarca ufficialmente nel mondo degli “esport”, e lancia il progetto “ePremier League”. (fonte Calcio&Finanza). La “diversificazione” dei ricavi delle societa’ di calcio , passa anche attraverso il “re- branding”, ossia l’utilizzo del proprio marchio in ambiti differenti da quelli tradizionalmente attivati.
Al fine di aumentare i “ricavi” dei club di calcio , gli asset principali da soddisfare risultano essere: sport elettronici (Esport), Fan Experience, Smart Arena.
In Italia hanno già attivato “gli sport elettronici” come elemento di “re-branding” le seguenti società di calcio: Cagliari, Empoli, Genoa, Perugia, Roma e Sampdoria. In Europa invece, il “calcio digitale” vede protagonisti: Real Madrid, Bayer Monaco, Siviglia, Paris Saint Germain, Manchester City, Schalke04.
Lo sviluppo degli Esport è testimoniato dall’aumento dell’audience che a livello mondiale e’ passato dai 235 milioni del 2015, ai 385 milioni del 2017, e relativa previsione entro il 2020 di 589 milioni, mentre il valore dei “ricavi da Esport”, è aumentato dai 325 milioni di dollari del 20125 ai 696 del 2017. (Fonte Il Sole 24 Ore)
In tema di ricavi da stadio, bisogna evidenziare che alla data del 30 giugno 2017, l’azienda calcio di serie B, ha quantificato tali ricavi, pari a 23.829 mln di euro ,con relativa media spettatori pari a 6.545 unità (Fonte Report Calcio 2018).
Sempre a tale data, il “risultato netto negativo” delle societa’ di serie B, ha calcolato un valore di 49 mln di euro. In base a tale dato , i club di serie B , al termine della stagione 2016/17, hanno prodotto un “valore medio di perdita” pari a 2.22 mln di euro (dato migliorativo rispetto agli esercizi precedenti).
Il “conto economico” delle società di serie B alla data del 30 giugno 2017, con “risultato netto negativo” di 49 (mln di euro), risulta essere composto come segue: valore della produzione (311 mln di euro), costi operativi (302 mln), ammortamenti (52 mln), proventi e oneri straordinari (3 mln), imposte (4 mln).
Alla data del 30 giugno 16, il “risultato netto negativo” delle societa’ di serie B, determinava invece un valore di 63 mln di euro (per la stagione 14/15 tale valore risultava essere pari ad 91 mln di euro). (fonte Report Calcio 2017).
In riferimento a tale dato, le società di serie B al termine del campionato 2014/15 , hanno quantificato un valore di perdita di esercizio pari a circa 2.9 mln.
Alla data del 30 giugno 16, il conto economico della serie B veniva essere riclassificato come segue: valore della produzione (321 mln euro), costi operativi (305 mln ), Ebitda(16 mln), ammortamenti e svalutazioni ( 81 mln ), Ebit ( -65 mln), proventi straordinari e finanziari (1 mln), Ebt (-66 mln), Imposte (3), risultato netto (-63 mln).
I rapporti di bilancio più significativi risultavano essere: Costo del lavoro per tesserato/ Ricavi di vendita 61%, Patrimonio Netto/ Totale Attività 15%, Debiti finanziari /Totale Debiti 22%. Gli indici di “sostenibilità economica” più significativi dei club di serie B risultano essere: Costo del lavoro per tesserato/ Ricavi di vendita (61%), Patrimonio Netto/ Totale Attivita’ (15%), Debiti finanziari /Totale Debiti (22%).(fonte Report Calcio 2017)
Ricavi da “esport” e “re-branding” per vincere la sfida allo “sport austerity”!!!
Antonio Sanges – Dottore Commercialista