E come accade da qualche anno, la macchina organizzativa del grande evento, riconosciuto nel maggio scorso patrimonio immateriale dal Ministero dei Beni Culturali, nell’intento di alimentare l’attesa filtrerà gradualmente una serie di informazioni che riguardano l’edizione 2019 il cui tema ruoterà intorno a «civiltà e periodi storici».
Scelto per celebrare l’anno europeo del turismo «slow», il filo conduttore della prossima edizione, intrigante e suggestivo per quell’enorme patrimonio culturale e storico che la Costiera Amalfitana può vantare sin dai tempi del Grand Tour, sta già risvegliando la fantasia dai maestri della cartapesta che tra qualche settimana saranno all’opera per dar vita ai carri allegorici.
La scelta di un tema, legato alla storia e alla civiltà, è avvenuta in continuità con quella del 2018 anno in cui il Gran Carnevale di Maiori non solo figura tra i quattro eventi più belli della Penisola, in quanto semifinalista del contest di Carnevali d’Italia, ma è stato riconosciuto dal Mibac tra i promotori della cultura e del patrimonio immateriale.
Il prossimo step di questa cavalcata mediatica, in attesa del programma ufficiale della manifestazione, sarà la pubblicazione dei primi bozzetti dei carri allegorici fissata per il prossimo 1 novembre.