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Avellinese bloccato nel sottopasso di Mercatello chiede i danni

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«Sono vivo per miracolo, ho visto la morte con gli occhi». Poche parole, segnate da tanta amarezza e spavento. Parte da qui il racconto di Renato Venezia, ex dipendente del Ministero delle Finanze, che sabato notte ha rischiato di affogare all’interno della sua auto nel sottopassaggio ferroviario di Mercatello, a Salerno. Lo scrive il sito AtripaldaNews.it

L’uomo, residente  ad Avellino è riuscito ad uscire dalla sua Alfa Romeo 164 Station Wagon rimasta bloccata nel sottovia allagato, sul quale transita la linea ferroviaria. Drammatica la sua testimonianza: «L’auto è stata risucchiata, ho avevo paura di morire». L’acqua è così incominciata a salire all’interno dell’abitacolo fino ad arrivare quasi al petto.

«A vista d’occhio», racconta il signor Renato. Il sottopassaggio della zona Mercatello s’è riempito in pochi istanti a causa del violento maltempo che si è abbattuto intorno all’una di notte nel Salernitano. E così quel sottovia si è subito trasformato in una piscina melmosa di circa tre metri di profondità.

Con la pioggia che imperversava era come cercare di guadare un fiume in piena con un’auto che si è “inabissata” in pochi minuti come una barca travolta dal mare in tempesta, con la prua rappresentata dal cofano risucchiata e la poppa rimasta  per poco a galleggiare come nel film Titanic prima di scomparire del tutto nel lago melmoso.

Il signor Renato è riuscito a salvarsi con le  proprie forze. Era all’incirca l’una e mezza di sabato sera, e stava piovendo su tutta la provincia già da diverse ore tanto da far saltare anche nella zona la corrente elettrica e l’illuminazione pubblica.

«Ho imboccato la strada sotto il ponte. Ho visto il semaforo spento. Era tutto buio», racconta «non appena ho visto tutta quell’acqua mi sono fermato dopo un metro e ho provato a ingranare la retromarcia per tentare di uscire. L’auto si è spenta ed è stata subito risucchiata giù dalla forza dell’acqua».

L’acqua che in poco tempo ha invaso tutto l’abitacolo. «Mi è arrivata all’altezza del petto. Ho avuto difficoltà ad aprire lo sportello perché si era azionata la chiusura centralizzata, a causa della pressione – prosegue -, però ce l’ho fatta forzando lo sportello con i piedi. Così sono riuscito a salvarmi».

L’acqua, intanto, saliva a vista d’occhio e «l’auto dopo un secondo non l’ho vista più, scomparsa giù nel fondo. Debbo ringraziare due giovani che da lontano hanno iniziato a gridare “Salvati l’auto va giù, esci dalla macchina” e così mi è venuto l’istinto di uscire. Per fortuna stavo solo in auto, altrimenti non voglio immaginare cosa sarebbe potuto accadere»

Per lui fortunatamente solo tanto spavento mentre l’automobile è stata recuperata solo il giorno dopo dai Vigili del Fuoco del Comando di Salerno. Sul posto anche quattro auto della Volante e due dei Carabinieri. La zona è stata immediatamente transennata da responsabili dell’Utc.

«Quando sono arrivati i soccorsi increduli mi hanno chiesto come fossi riuscito a salvarmi e ad uscire dall’auto. Ho risposto che forse non era ancora giunto il mio momento. Non avendo il sommozzatore per recuperare la macchina, l’auto è stata recuperata con difficoltà solo il giorno dopo e verrà demolita.

Due giorni prima avevo speso 700 euro dal meccanico per farla sistemare. Ho messo anche l’avvocato per chiedere i danni al Comune di Salerno per quanto accaduto. Ancora oggi non riesco a crederci. Mi chiedo come possa succedere una cosa del genere nel centro di Salerno».

A immortalare quei terribili attimi gli scatti di un ragazzo che con il proprio cellulare ha pensato di riprendere quanto stava accadendo.  «Un ragazzo che si è trovato lì di passaggio nel momento in cui la macchina stava affondando». Un sabato da dimenticare.

Fonte AtripaldaNews.it

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