Per questo e per molto altro il quarantennale della scuola, tra l’altro la più longeva della città, andava celebrato: grande festa domenica 14 ottobre (alle 19) al Teatro delle Arti: una vita per la danza e per Salerno, per la regia di Claudio Tortora.
1977 – 2018: sono passati esattamente quarant’anni da quando l’etoile salernitana, all’epoca già prima ballerina del teatro San Carlo di Napoli, decideva di consolidare il legame con la sua città fondando quella scuola dove nel tempo, tra rigore e disciplina, tanti giovani si sono formati. Non importa quanti di loro siano diventati professionisti.
Grazie all’impegno costante della loro maestra nella promozione della danza, centinaia e centinaia di allievi, coltivando questa meravigliosa disciplina artistica, hanno fatto propri i principi ed i valori della responsabilità, del sacrificio, della correttezza e del rispetto verso gli altri, in perfetta controtendenza ad una crisi generazionale che vede i ragazzi sempre meno appassionati ed educati.
Con l’emozione nel cuore e l’incredulità di aver attraversato già un bel pezzo di strada, l’artista salernitana ha deciso di condividere con tutti questo step. «Il mio con la danza è un matrimonio indissolubile – spiega la maestra – Mi sono innamorata di lei a 4 anni, a sei mi affidarono già un ruolo da protagonista (la Piccola Fiammiferaia al Verdi) e poi gli anni di studio, il San Carlo, il successo, la scuola.
Neanche l’incidente mi ha fermato…è lo stesso messaggio che cerco di trasferire ai miei allievi: arrendersi mai, danzare sempre!».
Per l’occasione andrà in scena uno spettacolo particolare, insolito, che scorrerà tra amarcord, coreografie, ospiti e immagini che raccontano la storia di una maestra e la sua scuola. Tornano in scena le 100 diplomate dal 1977 ad oggi, alcune di loro indosseranno l’abito del loro pas de deux, altre si rimetteranno alla sbarra.
E poi gli oltre 300 allievi delle due sedi (Torrione e via Grimaldi, quest’ultima diretta dalla figlia Fortuna Capasso) coreografie indimenticabili, passi a due memorabili, l’intervento della Compagnia dell’Arte e del Teatro Verdi, la sigla delle sigle, quella del Premio Charlot e tra i tanti video anche quello del Ballo delle Debuttanti del 2010, quando presso il Salone dei Marmi per celebrare i 150 anni del reggimento salernitano “Le Guide” la danza per la prima volta fece il suo ingresso a Palazzo di Città.
25 luglio 1989: è il giorno in cui un grave incidente sembrava aver interrotto bruscamente la sua carriera di ballerina. La scuola aveva appena dieci anni di vita, ma a parte uno scossone iniziale (il coma e la sedia a rotelle) lo spirito e la mission di Pina Testa sono rimasti invariati, tant’è che in via Roberto Santamaria, si sono iscritti circa 200 allievi per anno accademico.
Il Professional Ballet offre la misura della donna che, per amore della danza, ha ritrovato la forza interiore per risollevarsi e riprendere a danzare.
«Pina Testa è il simbolo dell’imprenditoria femminile, della tenacia di una donna che riesce a fare della propria passione un mestiere ma anche una risorsa economica per il territorio con il quale ha mantenuto sempre un legame forte. Non possiamo che complimentarci con questa donna vulcanica, anima di una realtà produttiva che si nutre di arte» – così il Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, tra gli ospiti del gala, tratteggia l’etoile salernitana.
Il Comune omaggerà la donna e l’artista con una targa tributo per il suo encomiabile impegno professionale profuso per la promozione della disciplina della danza e per la crescita dei giovani. Un ringraziamento sentito va a Filomena Arcieri per aver contribuito alla realizzazione della serata.
INFO UTILI La serata di gala avrà inizio alle 19. L’ingresso è ad invito.
BREVE BIO PINA TESTA Pina Testa deve la sua formazione al Teatro San Carlo di Napoli. Nel 1978 consegue il diploma che l’abilita sia alla professione di insegnante che a quella di ballerina. Diventa prima solista e poi prima ballerina nel 1987, qualifica che le permetterà di ricoprire tutti i ruoli più importanti del repertorio classico. Ha lavorato con i più importanti coreografi. Tra i tanti Joseph Lazzini (Dafni e Cloe); Lina Wertmuller (Carmen); Alicia Alonso (Giselle).
I suoi partner sono stati ballerini di fama internazionale come Marco Pierin, Peter Shaufuss, Vladimir Vassiliev, Vladimir Derevianko, Raffaele Paganini, Lazaro Carreno. Con la celebre coppia Maximova-Vassiliev ha danzato in una tournee, cominciata nel 1988, che l’ha portata al Teatro di Corte di Caserta, al Delle Palme di Napoli, al Piccinini di Bari, al Politeama Greco di Lecce, al Rendano di Cosenza.
Consolidata la sua partnership con la stella russa Derevianko, ha danzato al Teatro Grande di Bordeaux, al Regio di Torino, all’Opera di Roma, agli Champs Elisèes di Parigi, al Grand Liceu di Barcellona. Nel 1988, nel corso della manifestazione Premio Italia, trasmessa in mondovisione dal Teatro San Carlo di Napoli, ha interpretato “Pulcinella” con Vladimir Vassiliev.
PINA TESTA E SALERNO Il legame si è rafforzato anche ricoprendo il ruolo di Presidente del Teatro delle Arti, non solo una “Fabbrica dello Spettacolo” ma anche un luogo ed una opportunità di lavoro per decine di famiglie salernitane e non solo. I suoi passi hanno inaugurato la stazione marittima di Zaha Hadid e la ritrovata spiaggia di Santa Teresa; da circa 17 anni cura le coreografie delle Opere del prestigioso cartellone del Teatro Municipale Giuseppe Verdi.