«Annunciare il taglio dei fondi per il pluralismo è solo l’ultimo atto della vendetta che i “cinque stelle” intendono compiere nei confronti dei giornalisti» così interviene l’On. Gigi Casciello. «Annunciare questi tagli – continua il Deputato di Forza Italia – significa creare da subito gravi problemi a decine di giornali editi da cooperative di giornalisti e poligrafici, spesso già penalizzati da crisi societarie che li hanno costretti a diventare di fatto imprenditori di se stessi».
«I cinque stelle, a cominciare da Di Maio, non hanno la benché minima percezione di cosa significhi per un’azienda, nel caso specifico per una cooperativa di lavoro, chiedere un credito bancario, nel momento in cui da una forza di Governo si anticipa la soppressione di fondi che permettono a queste stesse società cooperative di sopravvivere e garantire il lavoro a migliaia di lavoratori, considerando anche l’indotto (centri stampa, società di distribuzione, piccole e medie agenzie di raccolta pubblicitaria) e nello stesso tempo il diritto ai cittadini di essere informati». Il parlamentare azzurro conclude: «Personalmente, sin dalla prima audizione in Commissione Cultura del Sottosegretario Crimi ho denunciato questo pericolo e l’azione antidemocratica e illiberale del Movimento Cinque Stelle. E’ il momento di rendere sempre più forte questa battaglia di libertà nelle aule del Parlamento e in ogni sede. In gioco c’è la Libertà di Informazione, migliaia di posti di lavoro e la Democrazia».
Forza Italia e PD avete sempre pagato i giornali con i soldi dei contribuenti per depistare le informazioni e ora parli di attacco alla democrazia vergogna!!!!
I tagli ai giornali che non resterebbero aperti perchè non vendono una copia e poi quelli che dicono solo baggianate come tedovrebbero solo ringraziare il cielo per i soldi avuti in questi anni e ora andassero a cercarsi un lavoro oppure chiedessero il reddito di cittadinanza .
I giornali devono mantenersi con i soldi ricavati dalla gente che li legge. Altrimenti chiudano come qualsiasi altro tipo di attività.
I fondi per l’editoria sono solo stati un mezzo per il controllo dell’informazione e per finanziare giornali nell’orbita di specifici politici o partiti. Ne possiamo fare a meno e la democrazia ne guadagnerà.
Bello che il predicozzo arrivi da qualcuno di un partito appartenente ad un tizio che possiede televisioni e giornali in abbondanza.
Detto da uno a cui i 5 stelle stanno molto sulle balle.
Come al solito perde sempre migliori occasioni per tacere L’on. Casciello …….
guadagnatevi il pane col sudore e non con i soldi dei contribuenti perchè dei parassiti siamo stanchi.
Sembra alquanto paradossale che un parlamentare che risulta essere anche un editore possa ergersi a paladino della libera informazione oltre al fatto che non capisco perché i cittadini debbano finanziare un giornale o una tv se viene definita azienda e come tale nella titolarità di soci privati che dovrebbero sostenere i costi di una impresa con fondi personali e/o provenienti da privati e/o dalla pubblicità.
La libera informazione in questo paese è iniziata con l’era INTERNET quindi con i social e difatti si è avuta la possibilità di avere una conoscenza globalizzata di tantissime problematiche di carattere sociale, economico, professionale, commerciale, artigianale e industriale, prima ricordo che la linea dei governi era di evitare che i cittadini avessero notizie che secondo la loro opinione potevano recare nocumento e fomentare paure e odio.
Sarebbe auspicabile che lei partecipasse alle istituzioni le problematiche reali della cittadinanza e non quelle che potrebbero recare disturbo alla sua impresa.
Che l’ordine dei giornalisti vada abolito non ci piove (a cosa serve non si sa), che poi l’italia sia un paese di M… lo si evince dai commenti che leggo su questo post.
il giornale è un’azienda privata, perché mai dovrebbe ricevere finanziamenti pubblici? esiste la pubblicità per incassare soldi, altrimenti si chiude e si va a lavorare per davvero, utopia per un politico.
ha sempre vissuto di questi sussidi