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Appalti Ecoambiente: Anac vuole fare luce sui passaggi gestionali

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Sono quattro gli elementi sospetti su cui l’Anac presieduta da Raffaele Cantone ha cercato di fare luce: riguardano tutti passaggi gestionali della società Ecoambiente, che si occupa di rifiuti in provincia di Salerno.

Parliamo di un appalto per l’impianto di trattamento del percolato nella vecchia discarica di Macchia Soprana; dei servizi di logistica presso lo Stir di Battipaglia e la discarica di Campagna; del contratto stipulato con una società per l’acquisto di crediti e dell’affidamento di un incarico di brokeraggio a due compagnie assicurative.

Procedure che, secondo l’Autorità Anticorruzione, presenterebbero profili di irregolarità tali da meritare ulteriori approfondimenti. E’ per questo che l’istruttoria dell’Anac si è conclusa con una delibera pronta ad arrivare alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica per quanto di competenza.

Le violazioni riguardano rilievi formali per l’affidamento del trattamento del percolato a Macchia Soprana, dalla carenza di oggetto contrattuale alla previsione di una proroga, dalla remunerazione alla tracciabilità dei flussi finanziari. Ed ancora per la logistica nella stessa Macchia Soprana di Campagna o nello Stir di Battipaglia l’Anac ha mosso rilievi sulla pubblicità degli atti di affidamento, sul regolamento di collaudo e la contabilizzazione dei lavori.

Infine, le osservazioni di natura assicurativa e finanziaria: dal contratto con la società specializzata in acquisto crediti che da gratuito sarebbe diventato oneroso alle consulenze date a due compagnie assicurative senza importo della prestazione e senza oggetto determinato.

Il periodo preso in esame sulla scorta di segnalazioni del Consiglio di Sorveglianza di Ecoambiente abbraccia almeno sei anni, dal 2011 agli inizi del 2017. In questo lasso temporale si sono avvicendate più gestioni, di diversa impronta tecnica e politica, a capo di Ecoambiente.

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