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Salerno: pendolari stremati dal traffico per il cantiere in tangenziale

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La mobilità a Salerno è in ginocchio. La Tengenziale è da mesi ‘ostaggio’ di due cantieri che mandano in tilt la circolazione in entrambi i sensi di marcia.

Due strozzature che esasperano quanti sono costretti ad utilizzare quotidianamente la tangenziale.

L’emergenza che denunciamo da mesi su Salernonotizie si registra soprattutto allo svincolo di Fratte all’inizio della tangenziale in direzione sud. Un cantiere di poche centinaia di metri che incide sulla qualità della vita degli automobilisti di tre Comuni: Salerno, Pellezzano e Baronissi. I lavori hanno determinato il restringimento della carreggiata. Si viaggia ad una sola corsia con le auto che finiscono per imbottigliarsi. Tanti gli incontri in Prefettura, gli appelli la richiesta di effettuare l’intervento nelle ore notturne. Nulla, assolutamente nulla è stato fatto. 

Anche la Città – oggi in edicola – dedica un ampio articolo a questa via crucis per gli automobilisti che ogni giorno sono costretti a immettersi sulla tangenziale di Salerno per raggiungere la propria meta. Un calvario insostenibile. Si resta imprigionati per più di un’ora nel traffico, percorrendo un tratto di strada che, in condizioni normali, si percorre in 10, massimo 15 minuti.

Sono stanchi gli automobilisti, sono stanchi gli studenti (che giungono sempre in ritardo all’inizio delle lezioni), sono altrettanto stanchi i conducenti dei mezzi pesanti, che alle numerose ore trascorse in un camion devono aggiungere l’ulteriore stress di un traffico che li costringe a continui ritardi nelle consegne rispetto agli orari stabiliti.

Una protesta forte giunge dai pendolari di Fisciano. Costantino Sessa , funzionario Iacp (Istituto autonomo case popolari), si fa portavoce di altre centinaia di dipendenti statali e non che come lui, ogni giorno, giungono in ritardo sul posto di lavoro.

«Il traffico che si forma sul raccordo Avellino- Salerno, in direzione Sud – lamenta – rappresenta lo specchio della cattiva gestione sia a livello istituzionale che di organizzazione delle modalità di lavoro, da parte di coloro che dovrebbero garantire una celerità nello svolgimento di opere infrastrutturali, ordinarie o straordinarie che siano. Mi rivolgo – aggiunge – alle autorità competenti, affinché prendano immediati provvedimenti per rimuovere un disagio molto avvertito da tutti i pendolari.

Io ogni giorno giungo in ritardo in ufficio, pur partendo molto presto la mattina. Come me, altre migliaia di persone sono costrette a subire lo stress e le conseguenze di un traffico pazzesco, che è assolutamente inconcepibile in relazione al tipo di lavoro che si sta eseguendo».

 

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