Secondo la guardia di finanza, nel 2017 l’uomo aveva chiesto la concessione di tre giorni consecutivi di permesso “agganciandoli” a ferie o a riposi settimanali, in modo da aver a disposizione un periodo più lungo. Le indagini, coordinate dalla procura di Spoleto, sono state avviate con l’esame del profilo Facebook dove gli investigatori hanno rinvenuto foto delle vacanze. Sono stati quindi esaminati i dati rilevati al centro per l’impiego, all’Inps, presso le compagnie aeree e dal datore di lavoro.