I risultati dei test di accesso di tre studenti universitari, che non avevano superato la prova, sarebbero stati alterati affinché risultassero idonei all’interno della graduatoria per potersi poi immatricolare.
Nel caso specifico, si tratta dei dati relativi ad uno studente della facoltà di Farmacia e di altri due ragazzi per la facoltà di Medicina. Lo rende noto Il Mattino oggi in edicola.
Oltre ai tre studenti nell’indagine della procura di Nocera Inferiore sono finiti cinque genitori dei ragazzi coinvolti ed un impiegato amministrativo dell’Università di Fisciano abilitato all’accesso al sistema informatico.
A far scattare le indagini è stata l’Università che aveva rilevato delle anomalie. Secondo le indagini svolte dai carabinieri della polizia giudiziaria, i genitori dei tre ragazzi, residenti a Siano, Nocera Superiore e in un paese della Calabria, sarebbero riusciti a mettersi in contatto con l’impiegato riuscendo ad ottenere poi una presunta alterazione dei risultati conseguiti dai loro figli al termine dei test d’accesso.