Il post è stato eliminato poco dopo. Era stato anche condiviso sulla pagina ufficiale della Lega di Pontecagnano Faiano. A denunciare l’episodio il coordinatore salernitano di +Europa Salerno, Antonio Santoro: «Vergognose, volgari ed inaccettabili le offese rivolte a Stefano Cucchi e alla sorella Ilaria da parte della Lega di Pontecagnano Faiano. Dichiarazioni che gettano fango su una intera famiglia colpita da un lutto insanabile».
Parla di fraintendimento Nino Blotta: «Volevo condannare la speculazione sul caso Cucchi. . Trovo ingiusto dedicare una strada a un ragazzo che faceva lo spacciatore e non ai tanti carabinieri giovani che hanno perso la vita». Sull’insulto a Ilaria, invece, Blotta chiede scusa, ribadendo che il post era scritto a titolo personale e non a nome del partito. Condanna il post, Francesco Pastore, già candidato sindaco della coalizione di centrodestra di Pontecagnano Faiano ed attuale consigliere comunale d’opposizione: «Non ho alcun problema a dirlo: Nino ha sbagliato.
La libertà di pensiero è sacrosanta, ma il rispetto delle persone, a maggior ragione di coloro che hanno vissuto e vivono un dramma così, viene prima di tutto, prima di ogni cosa e di ogni giudizio». Solidarietà alla famiglia Cucchi e ad Ilaria, da parte del primo cittadino di Pontecagnano Faiano, Giuseppe Lanzara: «Il fatto è di una gravità assoluta».