“Con riferimento all’art. di stampa apparso lo scorso 15 ottobre sul quotidiano “La Città” ed aderendo alla richiesta di chiarimenti formulata dalle OO.SS., preciso quanto segue. Come noto con la Determinazione presidenziale in oggetto è stato approvato il nuovo “Regolamento per il decentramento territoriale dell’Istituto”. […]
Nell’ambito della Direzione provinciale di Salerno l’unica Agenzia che rientrerebbe nella previsione della Circolare, per presenza di due parametri difformi, è l’Agenzia di Minori […]
Appare però evidente che la Circolare rimette ai Direttori regionali la possibilità di proporre l’eventuale razionalizzazione, che si presenta quindi come opportunità ove non si ravvisino ragioni oggettive che facciano invece ritenere necessaria o anche solo opportuna la conservazione dell’articolazione territoriale. […]
A quanto consta a questa Direzione, la Direzione regionale della Campania ha, quindi, comunicato alla Direzione generale di non ritenere opportuno alcun intervento di ulteriore razionalizzazione delle strutture salernitane, con particolare riguardo alla conservazione dell’Agenzia di Minori.
Pertanto, per quanto esposto, appare privo di fondamento quanto riportato dall’articolista nella parte iniziale del sopra citato articolo di stampa, in ordine alla presunta intenzione dell’INPS di procedere alla chiusura dell’Agenzia di Minori.”
Abbiamo chiesto questa doverosa smentita, per evitare che una falsa notizia potesse dare inizio ad odiose strumentalizzazioni politiche e sindacali, capaci solo di nascondere i tanti problemi che anni di feroce spending review hanno rovesciato sull’INPS e i suoi lavoratori. L’arretramento dai territori dei servizi pubblici è una emorragia che continueremo a combattere per ottenere ciò che è ormai diventata una necessità non più rinviabile: servono almeno 6000 nuove assunzioni nell’INPS per assicurare la continuità dei servizi. Ne occorrono almeno 600.000 in tutta la Pubblica Amministrazione italiana.
“Non un costo ma una risorsa” è più di uno slogan, più di un grido di battaglia: è un profondo processo politico ed economico attaverso cui i lavoratori rilanciano un paese e il suo popolo. Le agenzie di INPS di Nocera, Battipaglia, MInori, Sapri, Agropoli, Vallo e Sala Consilina, come pure le sedi cittadine di Via Lanzalone e la Direzione di C.so Garibaldi, oggi già in forte difficoltà per mancanza di personale, avranno bisogno dell’assunzione di almeno 200 giovani nell’immediato per ralizzare un adeguato quanto vitale turnover.
USB è mobilitata per la manifestazione a Roma di sabato 20 ottobre. USB INPS sarà in piazza con lo striscione “L’INPS è di tutti, difendiamola insieme”. In campo previdenziale non è sufficiente ridurre gli effetti della Legge Fornero e agevolare l’uscita di chi ha almeno 62 anni di età, occorre rilanciare la previdenza sociale pubblica modificando il sistema di calcolo degli assegni pensionistici per assicurare in futuro pensioni pubbliche dignitose.
La previdenza complementare privata non è mai decollata, giustamente sosteniamo noi, perché i lavoratori non vogliono affidare il proprio TFR alla speculazione. Nel pubblico impiego il Fondo Sirio è stato soppresso per mancanza di adesioni ed accorpato al Fondo Perseo. Sono segnali significativi dei quali bisogna tener conto.