“Questo lo dedico a chi si preoccupa dei post di Casamassima”, ha scritto Ilaria Cucchi, pubblicando anche una foto del messaggio incriminato. “Noi famiglia Cucchi abbiamo la schiena dritta e siamo gente onesta”. La sorella di Stefano Cucchi si è detta “letteralmente basita e triste”. “Prego tutti – ha proseguito – di non insultare questa persona. Di non farmi questo torto. Solo di riflettere e di mandarci un abbraccio.
Questo è ciò di cui abbiamo bisogno. Di un abbraccio. Per Stefano”.
Tuo fratello spacciava!vendeva morte ai ragazzini!!!poi che i carabinieri paghino tutto e di più…ma basta con questa santificazione!!
Ma nessuno riesce a far capire a questa signora che suo fratello era un poco di buono, uno SPACCIATORE.!!!!! I carabinieri devono pagare ed essere radiati dall’arma ma non deve passare il messaggio che Cucchi è un santo. Messaggio diseducativo.
Siamo gente onesta? Voi non so ma stefano cucchi faceva lo spacciatore! Invito le persone a leggere i migliaia di articoli scritti e le migliaia di dichiarazioni fatte e ad evincere che il sig. cucchi faceva lo spacciatore! Niente è perennemente omesso. Detto questo 40 anni di carcere ai carabinieri ( che se non lo specifichi ogni volta ti fucilano a parole!) però basta farlo passare per il santo!!!!
Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. Stefano Cucchi era uno spacciatore?bene anzi male :doveva essere incarcerato come tutti gli spacciatori dopo regolare processo. Poi è stato ammazzato da chi doveva custodirlo ,quindi è stato vittima di un omicidio. VITTIMA di un OMICIDIO.Ma è così difficile da capire?
Forse voi non capite una cosa molto semplice: questa sorella chiede solo giustizia per suo fratello e se non fosse stato per la sua tenacia, quei balordi l avrebbero fatta franca con la complicità dei loro superiori. Questo ragazzo non era un santo e la sorella lo ha sempre detto e doveva pagare le sue colpe ma non certamente con la vita…
Che Cucchi fosse uno spacciatore od un astronauta od un filosofo a me non importa alcunché. Mi interessa (e spero che interessi a tutti) che se un giorno dovessi essere portato in una caserma od in un commissariato (per qualunque motivo) io possa rimanere in vita perché affidato in custodia allo Stato. Cerchiamo di riflettere e pensare una buona volta, italiani brava gente!