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Inchiesta choc ad Eboli «Medico uccide un 28enne malato terminale»

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Viene contestato anche il reato di omicidio  a una delle 11 persone coinvolte in un’operazione portata a termine ieri mattina dal Nas di Salerno.

I militari hanno dato esecuzione a un’ordinanza cautelare nei confronti di dirigenti medici e appartenenti al personale infermieristico in servizio presso l’Unità Operativa di Medicina del Dolore e Cure Paliative – Hospice “Il Giardino dei Girasoli” e presso l’Unità Operativa di Medicina Legale in seno al Distretto Sanitario 64 di Eboli.

Una persona è finita agli arresti domiciliari, mentre altre 10 sono state interdette per dodici mesi dal servizio. Gli indagati, secondo gli investigatori, sarebbero responsabili a vario titolo, nella loro qualità d’incaricati di pubblico servizio, dei reati di truffa ai danni del Servizio Sanitario Nazionale, peculato, falso ideologico, favoreggiamento personale, violenza privata e omicidio.

La morte per induzione è quella di Carmine Giannattasio ragazzo di 28 anni malato terminale come evidenzia Il Mattino oggi in edicola.

Sempre il Mattino pubblica anche alcuni stralci delle intercettazioni. Il medico sotto inchiesta, all’epoca dei fatti,  chiama un collega dell’Unità operativa di medicina del dolore e cure palliative e lo avvisa di aver ricevuto la telefonata del padre del giovane Carmine Giannattasio.

L’uomo chiede un intervento per calmare il figlio che si dimena sul letto per il dolore. Ma il suo collega si rifiuta di seguire le sue indicazioni. Allora il medico dell’Hospice decide di andare lui, personalmente, a visitare il ragazzo. Ma non lo dice. Va a casa del paziente e gli inietta il Midazolam.

Neanche il tempo di uscire dall’uscio e scendere per le scale che sente un urlo di disperazione, un uomo che apre frettolosamente la porta e lo chiama: «Dottore, dottore…. Carmine è morto».

Lui dopo richiama lo stesso collega e lo avverte: «Vedi che il ragazzo è deceduto». Il medico gli chiede: «Ma stavi tu sopra?». «Mi hanno richiamato.. aveva delle apnee troppo frequenti». «O Dio santo, ti posso dire una cosa? …. sei un individuo incredibile…che Dio te ne renda merito… non so come cazzo fai guarda…».«Non è facile, non è facile».

Il ragazzo muore la mattina del 18 gennaio. I carabinieri, che intercettano il medico, su autorizzazione del sostituto procuratore Elena Guarino, ottengono un immediato provvedimento di sequestro della salma per morte sospetta

La salma viene sottoposta ad autopsia e i risultati non lasciano alcun dubbio: al giovane sono state somministrate massicce dosi di Midazolam.

Lo scrive Il Mattino oggi in edicola

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